Convinto di collaborare con le forze dell’ordine, ha eseguito due bonifici da 50.000 euro, perdendo un totale di 100.000 euro.
Il 13 gennaio scorso, un 68enne modenese è stato vittima di una sofisticata truffa online, un inganno che ha visto l’uomo perdere ben 100.000 euro. L’incubo è iniziato con un semplice sms, in cui gli veniva notificato un bonifico istantaneo da quasi 1000 euro. Una cifra che aveva tutta l’aria di un errore e che il malcapitato ha prontamente ignorato.
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I truffatori avevano già previsto anche questa reazione: in poco tempo, infatti, l’uomo riceve una telefonata da un numero fisso che si presenta come un rappresentante della Bper, la sua banca. La persona dall’altro capo della linea afferma che sarebbe in corso un’indagine su un impiegato della filiale in cui l’uomo tiene il proprio conto corrente, e che, per questo motivo, lo avrebbe messo in contatto con le forze dell’ordine.
Una truffa ben congegnata: si fingono carabinieri
L’interlocutore prosegue, raccontando che l’uomo sarebbe stato coinvolto in un’indagine sulle truffe bancarie e che sarebbe stato necessario simulare dei bonifici istantanei per smascherare i truffatori. La telefonata si conclude con la promessa che avrebbe ricevuto l’aiuto dei carabinieri. Dopo qualche minuto, infatti, l’uomo riceve una nuova telefonata da un nuovo numero.
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Questo appare sul suo schermo come quello della stazione dei carabinieri di Campogalliano. Quella che sembra una conferma ufficiale diventa ancora più credibile quando dall’altro lato della linea risponde un falso comandante dei carabinieri, che gli conferma le informazioni precedenti e gli chiede di procedere con delle simulazioni di bonifici per favorire l’indagine.
Due bonifici istantanei e perde 100mila euro in pochi minuti
Convinto di collaborare attivamente con le forze dell’ordine, il 68enne si reca quindi allo sportello della sua banca per effettuare i bonifici richiesti. Ma la sua buona fede lo porta a fare un errore fatale: il malcapitato esegue due bonifici istantanei da ben 50.000 euro ciascuno, per un totale di 100.000 euro, destinati a numeri IBAN forniti dal falso comandante.
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Bonifici che partendo istantaneamente e arrivando subito ai destinatari non sono più revocabili: dopo aver denunciato l’accaduto alle autorità competenti, l’uomo ha purtroppo scoperto che i suoi soldi erano ormai del tutto persi. La denuncia alle forze dell’ordine non ha portato ai risultati sperati, e il 68enne si è rivolto al Codacons per chiedere assistenza legale.
Questo episodio, che ha avuto una forte risonanza locale, ha messo in luce le nuove modalità di truffa online che si basano non solo sull’inganno digitale, ma anche sulla capacità di manipolare la fiducia delle persone attraverso falsi rappresentanti di istituzioni pubbliche e bancarie. La vicenda ha sollevato molte preoccupazioni in merito alla sicurezza dei dati personali e alla crescente sofisticazione di questi crimini.
Si tratta di truffe che si fanno sempre più difficili da individuare e per questo ci sono dei casi in cui non fare mai un bonifico istantaneo. Le autorità invitano la cittadinanza a prestare particolare attenzione a messaggi sospetti e telefonate non richieste, suggerendo di verificare sempre le informazioni con i canali ufficiali per evitare di cadere in trappola.