Bonus latte di 400 euro per l’acquisto di formula, pensato per mamme impossibilitate all’allattamento naturale.
Una novità importante quella che arriva in queste ore dalla principale isola italiana, la Sicilia, e che riguarda un diritto del quale molte mamme non hanno potuto godere in anni passati e ora invece ci potrebbe essere un rimborso anche retroattivo di questa agevolazione. Si tratta del bonus latte di 400 euro per l’acquisto di formula, pensato per mamme impossibilitate all’allattamento naturale a causa di condizioni di salute certificate.
Una delle prerogative per poter ottenere questo bonus è quella di avere un reddito ISEE sotto i 30.000 euro per l’intero nucleo familiare. Si tratta di una misura studiata ormai anni fa, in pieno periodo di pandemia Covid-19, ma che ha avuto un percorso accidentato nell’isola, dove i fondi stanziati dal 2021 in poi non sono stati spesi a causa di una scarsa comunicazione.
Addirittura è stata un’associazione del territorio isolano, ovvero “L’Arte di Crescere”, a notare che quel bonus in pratica non era stato ottenuto da una sola famiglia siciliana e per questo ha chiamato in causa la politica, facendo appello a Valentina Chinnici e Roberta Schillaci, deputate regionali rispettivamente col Partito Democratico e col Movimento 5 Stelle, le quali hanno fatto la loro parte in questa battaglia.
Le parlamentari hanno richiesto spiegazioni sulle somme erogate alla Regione per il bonus e, in risposta, si è giunti alla decisione di renderlo retroattivo. Le mamme, dunque, possono quindi richiedere il rimborso presentando ricevute di spesa per latte in formula dal primo settembre 2021. Ma c’è giustamente chi fa osservare come sia inverosimile pensare a famiglie che conservino scontrini per anni, ritenuti inutili.
Dall’associazione peraltro arrivano accuse che sono simili a quelle che sosteniamo spesso anche per altri tipi di bonus, ovvero che si tratta di una misura palliativa piuttosto che un sostegno strutturato all’allattamento materno. Insomma, la politica spesso opera senza considerare i veri bisogni dei destinatari e non ci si rende conto che misure di questo tipo sono un sostegno nell’immediato, ma non danno garanzie per il futuro.
Nello specifico della Regione Sicilia e di questo bonus, ci sono poi dei dati che non possono certamente passare in secondo piano e che riguardano una vera e propria campagna di sensibilizzazione riguardante l’importanza dell’allattamento naturale. Sull’isola, per rendersi bene conto della questione, occorre sapere che c’è ancora il 56,5% dei bambini di 4-5 mesi che non riceve latte materno.
La vicenda del bonus latte da 400 euro mai erogato, dunque, evidenzia non solo una problematica burocratica ma anche la necessità di un impegno più deciso per promuovere l’allattamento naturale sull’isola e su tutto il territorio nazionale, in modo da migliorare il benessere e la salute delle nuove generazioni e sostenere adeguatamente le madri più in difficoltà.