Monica Riva a Boss in incognito: fatturato e storia della sua azienda

La protagonista della puntata del 28 ottobre di Boss in incognito, condotto da Max Giusti, è Monica Riva, general manager dell’azienda di famiglia.

Il secondo appuntamento della nuova stagione di “Boss in incognito“, in onda su Raidue nella serata del 28 ottobre e condotta da Max Giusti, è una donna, che ha ottenuto importanti incarichi nell’azienda di famiglia e che ora ha scelto di confrontarsi con questa forma per certi versi davvero particolare coi suoi dipendenti. Il format prevede che ci siano imprenditori decisi a mettersi in gioco e travestirsi da loro dipendenti.

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Monica Riva in incognito (BonificoBancario.it)

In questi anni, abbiamo imparato a conoscere diversi imprenditori che si sono dimostrati capaci di mettersi in gioco,  molti di questi, come Angelo Papa, provengo no dal settore alimentare. Come lui, anche imprenditori dei funghi, quali Riccardo Pezzali, oppure proprietari di biscottifici, come il romano Daniele Masella. C’è infine chi proviene dal mondo degli infissi, come l’imprenditore campano Angelo Pinto.

La storia di Monica Riva, protagonista di Boss in incognito

Il 28 ottobre sarà appunto la volta di una donna, che dovrà raccontare la sua storia imprenditoriale e mettersi a confronto coi propri operai. Lei è Monica Riva, figlia del CEO Maurizio Riva, proprietario della Riva 1920 e rappresentante della quarta generazione di questa azienda specializzata nella produzione artigianale di mobili in legno massello, che sono di gran pregio, rispettosi dell’ambiente e molto duraturi.

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Monica Riva su LinkedIn (BonificoBancario.it)

Nella sua scheda LinkedIn, Monica Riva si presenta come general manager dell’azienda di famiglia, della quale è Responsabile Commerciale per il mercato italiano. Durante la trasmissione assume una nuova identità per conoscere da vicino i propri dipendenti, imparando le diverse fasi del processo produttivo, dal taglio del legno con Mamadou alla resinatura dei tavoli con Alessandro.

Quanto fattura l’azienda di famiglia di Monica Riva e le reazioni del padre Maurizio

Monica Riva, di fatto, si occupa della gestione produttiva dell’azienda di famiglia, che vanta 17 milioni di euro di fatturato e 86 dipendenti. La scelta di partecipare a Boss in incognito è ricaduta su di lei e non sul padre Maurizio, in quanto l’uomo poteva essere facilmente riconosciuto dai suoi dipendenti: questo lascia immaginare che ci sia tra lui e chi lavora per lui un rapporto quasi privilegiato.

Grazie a Monica Riva, invece, la trasmissione andrà proprio alla scoperta non solo dei segreti di questa azienda e del rapporto coi propri dipendenti, ma anche di una tradizione che continua, con uno sguardo al futuro e all’evoluzione aziendale. Maurizio Riva, nello specifico, si è detto orgoglioso della figlia, ma anche della continuità familiare rappresentata dal giovane nipote Mattia, impegnato nella formazione come ebanista.

La storia della Riva 1920: il sogno del bisnonno Nino

La Riva 1920 rappresenta molto bene quella che è la piccola e media impresa italiana, a forte caratterizzazione artigianale, e al contempo con una struttura che mette in evidenza il forte legame coi propri dipendenti. In particolare, quest’azienda fondata a Cantù nel 1920 da Nino Romano, venne poi presa in eredità dal genero di questi, Mario Riva, nei primi anni Quaranta.

Nasce in questo contesto, nei fatti, la Riva 1920, che appunto da Mario Riva passerà poi nelle mani dei suoi figli, i fratelli Maurizio e Davide, i quali uscirono insieme alla sorella Anna, entrata in azienda a metà anni Ottanta, dalla dimensione del piccolo artigianato. Nel 1992, Riva 1920 arriva così per la prima volta al Salone Internazionale del Mobile di Milano e viene segnata la svolta con l’azienda così come la conosciamo oggi.

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