Si riapre, anche per il mese di settembre, l’applicazione statale dedicata al Bonus Trasporti. Ma i disagi si moltiplicano in modo esponenziale. Ecco perché.
Da oggi venerdì 1° settembre è possibile, nuovamente, richiedere online il bonus trasporti. Un bonus erogato dal ministero competente in materia che consiste in una somma di 60 euro a individuo richiedente (o minore a carico) per poter utilizzare i mezzi di trasporto pubblici. Ad agosto il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva interrotto le domande a causa della scarsa possibilità di uso di denaro, i soldi erano finiti.
Per accedere al Bonus ci si può collegare alla piattaforma. L’operazione online si potrà effettuare tramite Carta di identità elettronica (Cie) oppure utilizzando lo Spid. Una volta fatto l’accesso al portale bisognerà compilare le credenziali e i dati legati al reddito ISEE del 2022. Quando l’operazione online sarà giunta a termine si potrà andare a spendere il bonus presso le sedi dei gestori del trasporto pubblico che aderiscono all’iniziativa messa in campo dal governo.
La possibilità di richiedere il contributo è per ogni individuo ma anche per eventuali figli a carico. Questo bonus è riservato a chi non ha superato 20.000 euro di ISEE nel 2022 e si può investire solo nel trasporto pubblico cittadino o ferroviario. Per la mancanza di fondi già ad agosto era stata interrotta la possibilità di farne domanda.
Fino a qui la teoria. Poi arriva la pratica. Il Bonus Trasporti è una misura varata per ristorare le famiglie falcidiate economicamente dalla crisi e della pandemia. All’inizio era appannaggio di quasi tutti, il limite ISEE era di 35.000 euro. Poi è stato via via ridotto fino ad arrivare all’attuale ed incredibile situazione.
Il plafond previsto ad inizio anno dal Governo Meloni, peraltro riottoso nel fornire il prodotto, era di circa 100 milioni di euro. Fondi che però arrivati ad agosto sono di fatto finiti. La riprova arriva dal fatto che, come accennato, lo scorso mese sono crollate le erogazioni. Ancor peggiore la situazione di settembre dove di fatto si è assistito ad un click day per accaparrarsi poco meno di 1.560.000 euro. File chilometriche online, piattaforma in tilt, utenti delusi e soprattutto tante persone che, pur avendo diritto, pagheranno l’abbonamento del treno e del trasporto locale a prezzo pieno. Ad ottobre riparte la giostra ma con ancora meno fondi a disposizione. I residui di agosto