Si avvicina, a grandi passi, la fine dell’estate e la conseguente riapertura della scuola, ma per genitori e studenti è in serbo una brutta sorpresa, il caro prezzi sarà esorbitante
Se all’inizio dello scorso scolastico pensavate di aver speso una cifra considerevole e, forse esagerata, per il materiale scolastico dei vostri figli, vi siete sbagliati. Quest’anno la spesa sarà ancora più impegnativa per tutto quello che i ragazzi dovranno portare sui banchi di scuola. Il motivo? Il solito, purtroppo, il terribile e complessivo aumento del costo della vita. Vediamo i dettagli
L’aumento dei prezzi, in generale, va a condizionare inevitabilmente anche gli articoli scolastici. Per libri e materiale scolastico, ovvero penne, matite, colori, temperino, gomme per cancellare, borse, quaderni e diario, si stima una spesa fino a 1000 euro a famiglia. Il tutto se non si acquistano prodotti griffati. Altrimenti si arrivano a spendere cifre be più elevate.
I conti, nel dettaglio, li ha fatti Assoutenti che tira fuori le cifre e avvisa che per la prossima stagione scolastica la spesa del materiale scolastico, rispetto allo scorso anno, è aumentata di almeno il 10%. Se consideriamo che l’inflazione tendenziale è al 7% e gli stipendi hanno recuperato solo il 5% del potere di acquisto il conto è fatto. Senza contare che i prodotti stanno anche aumentando le prestazioni specifiche.
Basti vedere il nuovo ricercatissimo zaino con le rotelle incorporate il cui costo si aggira intorno alle 150 euro e sale fino a 500 nel caso di zaini trolley con un porta pranzo incorporato. Per non tacere degli astucci firmati, a 300 euro l’uno e diari che si aggirano intorno alle 50 euro. Con queste indicazioni la stima nella stagione scolastica 2023/2024 per il materiale scolastico di un solo figlio si aggira sulle 600 euro in media.
Per evitare di spendere queste cifre il consiglio è di non acquistare prodotti con marchi, quindi griffati, e prediligere prodotti non di marche note ma sicuramente con prezzi più contenuti e sicuramente di altrettanta qualità. Per quanto concerne i libri è Federconsumatori a stimare la spesa. Un aumento del 6% rispetto allo scorso anno, mentre utilizzando testi acquistati al mercato dell’usato si risparmia intorno al 26%. Per questo motivo un insieme di associazioni a tutela dei Consumatori chiede al Governo Meloni di intervenire in favore delle famiglie e contro il caro prezzi dei libri. Le associazioni suggeriscono anche lo strumento, un decreto per modificare l’art 8 della Legge 15 quello relativo al limite di sconto