Nuova violenta fiammata del prezzo della benzina, la sesta consecutiva in questa torrida estate, toccato il prezzo più alto da un anno
Brutta, bruttissima sorpresa per i consumatori italiani che, appena scavallato il Ponte di Ferragosto, si trovano a fare i conti con una massa enorme di rincari. I numeri come sempre sono quelli che specificano meglio la situazione. Proviamo a vederli nel dettaglio partendo dai due dati principali quello del Prodotto Interno Lordo, il PIL e quello dell’inflazione, il meccanismo macroeconomico che rileva l’aumento indiscriminato dei prezzi.
Il primo per l’Italia è positivo, anche se meno del previsto. Ad oggi le stime attestano la crescita all’1,1% la media eurozona è 3% ma la Germania, ad esempio, è in recessione. Un dato intermedio ma comunque positivo. Negativo, invece, il dato dell’inflazione che pur essendo tornata al livello di aprile 2022, +5,9% allunga i suoi effetti nefasti su carrello della spesa, +10% e consumi energetici, +8%. Se a questo sommiamo che il livello degli stipendi è rimasto ai livelli di giugno 2021 è facile capire di quanto è sceso il potere di acquisto.
Prezzo della benzina, sesto rialzo consecutivo
E tutto questo senza contare la madre di tutti i rincari, quello del prezzo della benzina. È di oggi la notizia secondo cui il costo del carburante alla pompa ha subito il sesto aumento consecutivo dell’ultimo periodo toccando la punta più alta da un anno a questa parte.
Secondo i dati forniti direttamente da fonti governative, il Ministero dell’Ambiente, la benzina verde in modalità self si è attestata a 1,946 euro al litro con una crescita di 0,7 centesimi (+0,37%) rispetto alla stima precedente. Il gasolio, di contro, ha oscillato sui 1,845 euro, con un aumento secco di +1,7 centesimi ed uno scarto percentuale di +0,96%. In base a questi calcoli è facile intuire che da giugno ad oggi il prezzo dei carburanti è aumentato dell’11%.
Perché questa fiammata? I motivi sono essenzialmente due. Il primo, tutto interno all’Italia. Il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto la scelta di non proseguire sulla strada tracciata dal suo predecessore, Mario Draghi di sterilizzare le accise. La seconda, di carattere internazionale è legata al fatto che l’Opec ha ridotto la produzione. Un dato che sommato alla maggior richiesta, in Estate si viaggia di più, ha fatto volare alle stelle il costo della benzina. Dato che avrà riflesso negativo anche nella prossima rilevazione dell’inflazione. Nel frattempo i numeri sono impietosi, ogni famiglia ha speso 350 euro in più rispetto al 2022.