Scavallato Ferragosto l’estate vola velocemente verso la fine e soprattutto verso l’autunno che si preannuncia caldo e pieno di rincari
Costi della vita sempre più alti e poche soluzioni all’orizzonte. Questa è stata la realtà vissuta da tutte le famiglie italiane negli ultimi tre anni. Un aumento repentino dei numeri legati al classico carrello della spesa. Ascesa irresistibile nei confronti di tutte quelle categorie di prezzi che, fino a due anni fa, avevano costi regolari e fissi. Gli aumenti si sono registrati in tutte le categorie economiche dove i contribuenti italiani vanno ad investire i propri soldi.
Pane, pasta, sugo, latte, per non parlare poi della carne e dimentichiamoci proprio del pesce fresco. Anche in scotola non scherza, ma comunque risulta più abbordabile. La benzina sembra essere salita su una montagna russa due anni fa ed essersi poi dimenticata di scendere. Prezzi altalenanti vengono esposti ogni giorno alle entrate delle pompe di benzina, numeri che sembrano non rispecchiare neanche più i reali andamenti del mercato che hanno fatto decidere all’Antitrsut di indagare a fondo.
Il risultato, i cartelli del prezzo medio nazionale affiancati quelli del prezzo della pompa singola. Salgono anche i prezzi delle assicurazioni standard, e per motivi paralleli ma non collegati, anche quelle che trattano i danni provocati da eventi climatici e quindi non controllabili. L’Italia sta dipingendo ai suoi abitanti un panorama caustico, come se non ci volesse più tra i suoi abitanti.
Un’economica cadente, poche prospettive lavorative, difficoltà anche nella semplice ricerca di una casa dove stabilirsi vista la drammatica salita dei prezzi degli affitti nelle grandi città ed in fine il calo demografico sempre più incombente. Nessuna soluzione nel lungo periodo ma il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni continua a provare. La prossima soluzione nel breve periodo potrebbe essere un precedentemente teorizzato, calmierare i prezzi.
Questo, se dovesse funzionare come previsto, vedrebbe un attutimento dei numeri sugli scaffali della spesa per il trimestre in arrivo da settembre in poi. La soluzione potrebbe aiutare migliaia di famiglie a mettersi in condizioni economiche leggermente più stabili. Permetterebbe inoltre di poter tornare a riempire il frigo con materie di qualità maggiore. Grande vittima di questi tempi è, infatti, alla qualità che ha smesso lentamente di apparire sulle nostre tavole. Lasciando la precedenza a cibi più scadenti ma anche più convenienti.