In questi caldissimi giorni di agosto scatta un allarme, al momento recepito solo da alcuni, il prezzo dell’uranio vola alle stelle
Aumenta in modo vertiginoso il prezzo di un importante elemento chimico e gli studi ci dicono, all’unisono, che non è affatto una bella cosa. Il Parlamento Europeo, giusto lo scorso anno, aveva dato il suo voto alle norme che definiscono, l’uso dell’energia nucleare e gli investimenti in questo settore, sostenibili e verdi. L’obbiettivo europeo è quello di arrivare al net zero. Ed il nucleare, sulla carta, potrebbe essere una delle soluzioni. Questo, infatti, non produce emissioni di anidride carbonica.
Per questo motivo, l’energia nucleare sembrerebbe essersi accaparrata un posto d’onore nella lotta per la transizione ecologia, già in atto da tempo. Ma se questa deve essere una delle soluzioni, allora una delle componenti più commerciate sarà logicamente l’Uranio. Il minerale, infatti, è usato come combustibile nel meccanismo di fusione coinvolto dal processo richiesto all’ottenimento dell’energia nucleare. La domanda continua quindi logicamente a cresce, ma la domanda è anche estremamente limitata.
Gli Stati che ne dispongono sono pochi ed uno dei maggiori diffusori di questo specifico minerale, è da più di un anno in guerra, proprio alle porte dell’Europa. Un altro degli stati che commercia l’Uranio è la Repubblica del Niger. Anche in casa loro però non vige una situazione politicamente quieta, per usare termini gentili.
Nei loro territori si è verificato un colpo di stato e la situazione instabile nel suo interno persiste. Tanti problemi e poche, pochissime soluzioni. Per questi due principali motivi, i prezzi dell’uranio a oggi stanno toccando vertici che raramente nella storia moderna sono ricordati.
Per anni la domanda ha subito un rallentamento, vittima delle politiche antinucleare delle varie nazioni del mondo, con questa scelta diffusa dal Parlamento Europeo, hanno però subito una netta impennata. Nell’arco di un intero decennio il prezzo è oscillato tra i 20 ed i 25 dollari per libra. Ma con i nuovi attriti interni delle nazioni che lo diffondevano e l’aumento della domanda seguita all’approvazione dell’Europa, oggi i numeri sono raddoppiati. Una libra di Uranio oggi tocca facilmente i 50 dollari, spesso superiore.