Dopo anni di dibattito arriva l’accordo sulla gestione delle Commissioni per i pagamenti su POS. Ecco tutte le novità e i limiti di spesa
Banche e negozianti stanche di trattare e, dopo anni di tira e molla, sono finalmente addivenute ad un accordo. Parliamo, nello specifico, dell’accordo che intende far ridurre le spese di commissione per i pagamenti che non superano una determinata cifra. Permettendo quindi, al commerciante, di non subire perdite derivanti da queste transazioni. Vediamo i dettagli
Mesi fa si era ipotizzata una manovra fiscale non indifferente. La proposta era di togliere l’obbligo di utilizzo del Pos da parte dei commercianti, per tutti i pagamenti che non raggiungessero i 60 euro di spesa. La manovra era stata però troncata sul nascere dai vertici dell’Unione Europea. La motivazione? Avrebbe sì permesso ai commercianti di risparmiare grandi uscite in spese di commissione, ma avrebbe anche permesso di facilitare l’evasione fiscale, considerando che gli scontrini sotto i 60 euro, anche nei supermercati, sono tutt’altro che rari.
Commissioni POS, arriva l’accordo
E l’utilizzo dello scontrino elettronico è innegabilmente un oggetto che difficilmente si può modificare. Ma il problema delle forti uscite legate ai Pos per spese basse restava intonso. Quindi il Governo guidato dal Presidente Meloni ha formulato una nuova ipotesi di lavoro che, probabilmente metterà d’accordo tutti, anche l’Unione Europea. La firma di un protocollo destinato a promuovere le rivendicazioni dei piccoli commercianti. Banche da un lato ed esercenti dall’altra, con uno scopo unico. L’obbiettivo, in poche parole, di abbassare le spese di commissione.
Nell’ipotesi di accordo non è previsto nessun annullamento o allontanamento dall’utilizzo del Pos. Però, dopo che questo accordo entrerà in atto, le spese di commissioni che peseranno sulle spalle dei commercianti, per determinate categorie di entrate, saranno nettamente più basse. Si vedrà nello specifico un netto abbassamento per le spese inferiori ai 30 euro. Ma non solo, infatti le spese di 10 euro vedranno una commissione ancora inferiore.
Il che non sembra affatto essere un’idea sbagliata. I clienti, spesso e volentieri, utilizzano il Pos anche per gli acquisti più piccoli anche quelli di pochi centesimi. Potrebbe non risultare un problema per le grandi catene commerciali. Ma è un problema enorme, quando si parla dei piccoli negozi a gestione familiare. E non occorre dirlo, le piccole partite IVA, sul piano totale della nostra economia, non contano certo numeri piccoli.