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Attualità

Pronto Soccorso, arriva il codice speciale dedicato a Caronte

Pubblicato da
Giovanni Cardarello

La morsa di Caronte non molla e miete danni economici e vittime, per accelerare i soccorsi è stato creato uno specifico Codice ospedaliero

La situazione estrema del clima che stiamo vivendo in questi giorni, mediaticamente definita Caronte, lascia scampo a pochi. Lo abbiamo visto tutti, lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. C’è poco da dire e ancor meno da fare, se non fare attenzione e proteggersi. Stesso il consiglio del Ministero della Salute, che in aggiunta, mette a disposizione del pubblico il “codice calore”, negli ospedali del territorio. Capiamo insieme cosa significa.

Caronte Codice Ospedale (Foto Canva – bonificobancario.it)

Come già detto, le temperature di questa torrida estate, stanno toccando numeri indicibili. Non più ai danni degli anziani e dei fragili, che già soffrivano parecchio con il classico salire delle temperature estive. Ora, a farne le spese è la popolazione intera. Ancora di più chi, con questo sole ingeneroso, è anche costretto a lavorare all’aperto, senza possibilità di tenersi al sicuro. Numerosi I motivi che hanno spinto il ministero della salute a ricorrere a questa misura, quelli elencati e non solo.

Caronte, creato il Codice ospedaliero per il calore

Il codice calore, in buona sostanza non si differenzia per funzione dagli altri codici di norma in uso nel pronto soccorso. Un reale percorso assistenziale preferenziale, volto a dare più possibilità a tutte le vittime del caldo. Necessario a dare più possibilità a situazioni estreme ed evitare tragedie come quella verificatasi pochi giorni fa a Lodi.

Caronte Codice Ospedale: giovane donna (Foto Canva – bonificobancario.it)

In quel contesto un operaio quarantaquattrenne, ha perso la vita proprio per la temperatura elevata alla quale era sottoposto il cantiere dove prestava servizio. Fino all’inizio dell’ultima settimana di luglio inoltre, non è prevista una tregua climatica. I numeri dei termostati dovrebbero, teoricamente, iniziare a tornare nella norma dopo il 25 luglio. Fino ad allora non si potrà fare altro che resistere e tenere sé stessi ed i propri cari, al sicuro.

Soprattutto se ci si trova in una delle città categorizzate con il chiaro “bollino rosso”. Le più rischiose d’Italia sono, in rigoroso ordine alfabetico Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.  Ma non essere presenti in questa lista, state pur certi che non mette nessuno al sicuro. Prestate a prescindere la massima attenzione

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata

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Giovanni Cardarello