Il rialzo dei tassi di interesse mette in grave difficoltà i consumatori che hanno contratto negli anni un mutuo a tasso variabile
Grande problema nel mondo dei mutui a tasso variabile che, dopo i recenti aumenti dei tassi di interesse proposti dalla Banca Centrale Europea, vedono i mutuatari sempre più in difficoltà. Da verificare le possibili soluzioni per questa situazione che è eufemistico definire conflittuale. Continuate a leggere per saperne qualcosa di più. Partiamo da un dato di realtà, la crisi economica sta stringendo ancora gli artigli attorno alle carni stremate degli italiani.
Ciò che è peggio è che la fine di questa catastrofica situazione non sembra vedersi neanche all’orizzonte. Anni di fatiche sociali ed economiche, hanno pesantemente gravato sul Paese ormai quasi in ginocchio. Quanto mancherà prima che si getti definitivamente la spugna? Di quanta resilienza è veramente capace l’Italia? Prima una pandemia globale e le sue conseguenze, poi una guerra in pieno territorio europeo e ora la crisi economica derivante da queste.
Mutuo a tasso variabile: come uscirne
Più tutte le conseguenze sociali e psicologiche che sembrano essere prese continuamente sottogamba dalla politica. Una delle attuali vittime, tra le tante categorie di persone, sono coloro che, anni addietro, in periodi più sereni, avevano stipulato e firmato fiduciosi, un mutuo a tasso variabile. Ovvero la tipologia di mutuo che vede le rate di quest’ultimo, variare appunto, in base alle oscillazioni economiche dell’inflazione. Questa categoria precisa al momento è così in difficoltà da non riuscire più spesso a tenere fede all’accordo finanziario fatto anni prima.
L’Associazione Bancaria Italiana si è di recente espressa in merito, rilasciando una serie di consigli, diretti agli italiani in difficoltà. La ABI ha fatto di recente uscire un memorandum che fornisce, come primo consiglio, quello di rivolgersi direttamente alla propria banca, ai primi segnali di difficoltà da parte dei mutuatari. Rivolgendosi a chi di dovere, nel minor tempo possibile, si avrà la possibilità, alle parti coinvolte, di ammortizzare la problematica e tentare soprattutto, di trovare una soluzione conveniente.
A questo punto le decisioni possibili sono, appellarsi dove possibile al Fondo Gasparrini. Il fondo di solidarietà per i mutui prima casa ed arrivare a mettere in pausa le rate del proprio mutuo fino a 18 mesi, estendendo così la data ultima per l’estinzione del mutuo. Un seconda opzione sarebbe poi la surroga, ovvero trasferire il proprio mutuo da una banca ad un’altra, cambiando nel mentre gli obblighi contrattuali con delle opzioni più favorevoli