È facile confondersi tra la carta di credito e debito ma sono diverse soprattutto nel rapporto che il cliente ha con chi la emette
Oggi abbiamo tutti in tasca una carta per i pagamenti o per l’accredito, dello stipendio o la pensione. Appena compiuta la maggiore età, e in alcuni casi anche dai 16 anni con la firma dei genitori, è possibile essere intestatari.
In questo modo abbiamo meno contanti in tasca, siamo meno esposti dunque a furti e rapine e nel malagurato caso dovesse succedere, basta bloccare le carta e impedire ai ladri di utilizzare i nostri soldi. Con le app collegate è anche facile gestire meglio i nostri soldi, le spese e i risparmi.
Carte di credito, di debito, conti correnti, conto deposito: parliamo di soldi ma in effetti non conosciamo bene le differenze tra le varie carte. Vediamo quali sono quelle tra la carta di credito e debito.
Spesso viene usato lo stesso termine per entrambe le carte. Se le differenze sono poche soprattutto per quanto riguarda le operazioni, ci sono soprattutto per quel che riguarda il rapporto tra il titolare e l’intermediario finanziario.
Infatti il “di credito e il “di debito” indicato la posizione del titolare. Con la carta di credito non è necessario aprire un conto corrente presso la banca che la rilascia. È possibile effettuare pagamenti presso gli esercizi convenzionati e prelevare del contante agli sportelli automatici. Le somme spese vanno poi restituite dal titolare della carta all’intermediario finanziario, rispettando le scadenze previste dal contratto precedentemente stipulato.
Le carte di credito non richiedono necessariamente un addebito su conto corrente ma non lo escludono neanche. Di solito hanno però il collegamento su un conto in modo che il titolare possa effettuare i rimborsi tramite bonifico bancario.
Per la carta di debito, invece, è quella chiamata comunemente bancomat e sono collegate. Dunque si possono eseguire operazioni inerenti a quel conto come i pagamenti o i prelievi. Le regole non sono uguali per tutte poiché dipende dalla banca che emette la carta.
In alcuni casi c’è un limite massimo di prelievi giornalieri per una determinata cifra, altri il limite è mensile. Tra le più comuni operazioni è possibile pagare le utenze e accedere ad altri tipi di servizi.