Si possono avere più pignoramenti sullo stesso stipendio?

Il pignoramento dello stipendio è una procedura che viene applicata quando un soggetto non ha saldato un debito maturato: tutto quello che c’è da sapere.

Può capitare di non aver saldato un determinato debito, circostanza per cui potrebbe scattare il pignoramento dello stipendio. Si tratta di una procedura, prevista dal nostro ordinamento, che va ad aggredire la busta paga di un soggetto per permettere al creditore di recuperare le somme rimaste insolute.

Pignoramenti stipendio cosa significa
Martello (Foto da Canva) – Bonificobancario.it

In questi casi il provvedimento riguarda un quinto dell’importo complessivo, ossia il 20% dello stipendio, che viene automaticamente detratto. Ma in molti si chiedono se possono esserci più pignoramenti sulla stessa busta paga. È possibile?

Pignoramento dello stipendio, come funziona e come avviene

L’articolo 543 del Codice di procedura civile stabilisce quali siano le forme del pignoramento previste nel nostro Paese. Tra queste vi è il pignoramento dello stipendio che può avvenire in due differenti modalità: direttamente sul conto corrente dove l’importo viene addebitato o, in alternativa, presso il datore di lavoro del debitore.

Pignoramenti stipendio come funziona
Euro (Foto da Canva) – Bonificobancario.it

La procedura scatta quando un creditore, che può essere un privato, l’Agenzia delle Entrate o una banca, si rivolge ad un Tribunale per richiedere le somme dovute. Sulla busta può essere pignorato solo un quinto dell’importo, dunque, il 20%: ad esempio su una busta paga di 1.500 euro, potranno essere pignorati 300 euro. La percentuale può salire al 30% quando la procedura è relativa a crediti di natura alimentare, ossia gli alimenti destinati ai figli.

Può accadere anche che uno stipendio possa subire più pignoramenti. Questa situazione può verificarsi solo se i crediti appartengono a categorie differenti di quelle elencane di seguito:

  • imposte, sanzioni e tasse dovuti all’Agenzia delle Entrate o enti;
  • assegni alimentari e mantenimento;
  • altri crediti, come quelli dovuti ad istituti bancari, professionisti o finanziarie.

Al verificarsi di tale circostanza, comunque il pignoramento non può superare il 50% dell’importo totale dello stipendio. Se, invece, si tratta di due creditori che appartengono ad una categoria delle tre elencate a loro spetterà la metà del 20% pignorabile o, in caso di secondo pignoramento disposto successivamente, il secondo creditore dovrà attendere che venga saldato l’intero debito precedente.

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