Quanto guadagnano gli arbitri di calcio: i compensi non sono bassi ma anche alti come si tende a credere. Chi ha ricevuto più soldi
Vilipesi, da sempre oggetto di contestazione in tutte le categorie: quella dell’arbitro è una figura poco amata da parte del tifoso che vede sempre qualche errore, anche se il più delle volte il direttore di gara (nome ufficiale) applica il regolamento del quale il sostenitore di una squadra non è neanche a conoscenza.
Calcio e Finanza ha pubblicato la classifica dei 30 fischietti che nell’ultimo campionato di Serie A hanno guadagnato di più. Il calcolo è sui compensi lordi ricevuti per ogni partita nel ruolo appunto di arbitro in campo ma anche al var, avar (assistente var) e quarto ufficiale.
Quanto guadagnano gli arbitri: i compensi in base ai ruoli
Vediamo prima quali sono le cifre per la stagione 2022-2023. Per chi è al primo anno 20mila euro (7mila euro per un assistente. Chi ha zero a 50 gare di Serie A, 30mila euro con 10mila euro per un assistente. Oltre le 50 gare, invece, 60mila euro e 20mila per l’assistente. Per gli arbitri Fifa, gli internazionali, 90mila euro e 27mila per l’assistente.
Per ogni partita in Serie A un arbitro porta a casa 4mila euro, i due assistenti 1.400 euro a testa, il quarto uomo 500, chi è al Var 1.700 e 800 euro per l’Assistente Var.
Per quanto riguarda la classifica, il primo in Serie A è Daniele Chiffi che ha portato a casa in totale 86mila e 800 euro così divisi: 60mila euro di guadagni in quanto arbitro, 22.100 euro al Var, 3.200 euro come Assistente Var e 1.500 da quarto uomo.
Michael Fabbri si piazza al secondo posto con 76.900 euro frutto di 48mila euro da arbitro, 25.500 euro al Var, 2.400 euro all’assistenza Var e 1.000 euro da quarto uomo. Sul podio sale anche Daniele Doveri con 76.700 che è la somma di 56mila euro in veste di direttore di gara, 15.300 al Var, 2.400 assistente Var e 3.000 come quarto ufficiale.
Ultimo in classifica, dunque al 30esimo posto, Luca Massimo con 46.600 euro: 40mila da arbitro, 1.600 da Assistente Var e 5mila da quarto uomo.