Treno cancellato a viaggio in corso con il convoglio che ritorna alla stazione di partenza: cos’è successo
Siamo abituati al treno che non parte per la cancellazione della corsa. Meno usuale è che dopo la partenza, e con circa metà viaggio fatto, il convoglio ritorni indietro, ritornando alla stazione di partenza.
Un fatto che ha mandato su tutte le furie i viaggiatori che sabato scorso sono partiti da Parigi alle 15.14 per raggiungere Milano alle 22.15. Un evento esterno ha però causato il grande disagio.
Treno cancellato a metà: marcia indietro durante il tragitto
Il treno Trenitalia dalla capitale francese è partito in orario e come previsto è arrivato a Lione, a meno di 500 chilometri dal capoluogo lombardo, alle 17.08, in perfetto orario. Lì però il viaggio è finito. Le carrozze sono rimaste ferme per circa due ore nella stazione francese e quando sono ripartite, hanno fatto marcia indietro, senza mai raggiungere Milano.
Il motivo? La dura protesta degli ecologisti contro la Tav Lione-Torino. Migliaia di persone (3mila secondo le forze dell’ordine, più di 5mila per gli organizzatori) hanno partecipato alla manifestazione e si sono scontrati con le forze dell’ordine d’oltralpe, in Savoia. I manifestanti hanno occupato la linea ferroviaria, rendendo impossibile il passaggio del treno.
Secondo i passeggeri, che hanno lasciato testimonianze alla stampa e sui social, a Lione non hanno avuto alcun tipo di indicazione. Solo dopo l’attesa lunga due ore sono stati informati che il treno mai sarebbe giunto a Milano e dunque ognuno poteva prendere la sua strada.
Qualcuno ha raggiunto l’Italia con un bus, altri hanno passato la notte a Lione. Solo in serata, quando ormai il convoglio era già quasi giunto di nuovo a Parigi, i viaggiatori hanno ricevuto un sms da Trenitalia contenente le indicazioni su come richiedere il rimborso del 50% del biglietto.
Chi non riceve l’Sms come in questo caso ma deve fare comunque richiesta di rimborso, sul sito di Trenitalia ci sono le indicazioni. Si può avanzare richiesta di rimborso per il passeggero che rinuncia al viaggio per esigenze proprie, a causa di chiusura della biglietteria e per fatti imputabili all’azienda o per ordine delle autorità. Esistono anche altri casi di richiesta di rimborso.