Nei prossimi mesi potrebbe arrivare un eventuale condono edilizio che permette di regolare le opere non conformi alle norme.
Per la costruzione di un immobile o una struttura particolare, bisogna sempre rispettare delle regole stabilite dalla legge italiana. In caso contrario si configurerà un abuso edilizio, illecito previsto dall’ordinamento italiano.
Per l’eventuale correzione di queste opere realizzate non rispettando determinate norme periodicamente viene introdotto il cosiddetto condono edilizio, legge speciale che permette di evitare le sanzioni. In alternativa esiste anche la sanatoria, una sanzione che prevede il pagamento di una somma di denaro sanando l’irregolarità. Quando potrebbe arrivare il prossimo condono? Vediamo le novità.
Condono edilizio e sanatoria: le possibili novità
Un’opera costruita non rispettando le norme urbanistiche o non richiedendo i permessi di autorizzazione necessari rappresenta un abuso edilizio. Questo è punito con sanzioni a livello amministrativo, ma anche penale. Per sanare questa irregolarità esistono due strade: il condono e la sanatoria.
Il primo è una legge speciale che viene introdotta periodicamente dal Governo e consente di regolarizzare le difformità di un’opera senza incorrere in provvedimenti sanzionatori. Come anticipato, questa procedura viene introdotta dall’esecutivo e non è prevedibile conoscere quando possa entrare in vigore e con quali requisiti. La sanatoria, invece, è una vera e propria sanzione amministrativa che, una volta pagata, regolarizza l’opera. L’importo varia in base alla violazione commessa.
Un nuovo condono, secondo le indiscrezioni, come riporta Trendonline, potrebbe arrivare a fine anno o durante il 2024. La legge speciale potrebbe prevedere la possibilità di sanare piccoli abusi edilizi relativi agli ultimi anni senza eccezioni. In tal modo, si potrebbero andare a regolarizzare migliaia di edifici realizzati non seguendo le normative, ma dovrà trattarsi, come precedentemente detto, di abusi ritenuti minori.
Per quelli che invece non rispettano la doppia conformità, ossia la conformità alle norme al momento in cui è stata realizzata l’opera e a quelle in vigore nel momento in cui viene chiesto l’accertamento, non sarà possibile il condono e neanche la possibilità di agire mediante sanatoria. In questi casi è prevista, difatti, la demolizione dell’edificio che risulta essere pericoloso per la zona dove si trova.