Solo quattro settimane e centinaia di milioni di dollari di investimenti, arriva la nuova startup che in pochi giorni ha cambiato le sue sorti.
Parliamo di startup, parliamo di Francia, parliamo di Intelligenza artificiale, parliamo di Mistral AI. La startup francese, in 4 settimane di vita, trenta giorni effettivi, è riuscita a recuperare centinaia di milioni di euro in investimenti e finanziamenti. Come è riuscita nell’intento? facciamo un passo indietro e conosciamo, prima di tutto, le origini e la storia della startup.
La startup Mistral AI nasce da ex dipendenti della DeepMind Arthur Mensch e dagli ex dipendenti di Meta, Timothée Lecroix e Guillaume Lample. L’idea alla base della creazione di questa startup è nell’intenzione di realizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa e competere con la OpenAi, oggi molto famosa per la creazione di ChatGPT. Ma il progetto di Mistral AI è ben più ambizioso e importante.
Mistral AI e il suo ambizioso progetto: un inizio stravolgente
Infatti Mistral AI andrà a concentrare le sue energie su soluzioni Open Source, cercando di avere la meglio sulla più grande sfida del settore, quella di rendere “l’intelligenza artificiale utile“, citando le parole dell’Amministratore Delegato Arthur Mensch. Si prevede, quindi, di riuscire a lanciare i primi modelli per l’Intelligenza Artificiale generativa basata su testo, nel 2024.
L’obiettivo ambizioso vuole riuscire a costruire modelli utilizzando solo dati pubblicamente disponibili, per evitare problemi legali, dove gli utenti potranno contribuire con i propri set dati. “la open source è un pezzo fondamentale del nostro dna” spiegano dalla startup che incalzano gli attuali nuovi protagonisti del settore, sostenendo che abbiano, invece, un approccio tutt’altro che aperto, ma da proprietari.
Così la startup è riuscita ad accumulare in pochissimo tempo 105milioni di euro di soli finanziamenti, tra i finanziatori spuntano vari nomi, tra i quali anche Exor, arrivando ad un valore di 240 milioni di euro totali. Così la Mistral si inserisce nel nuovo e intenso mercato della AI, creando un team di “livello mondiale“, come definisce i suoi collaboratori Mensch, che conosce dai tempi della scuola e dagli studi sull’intelligenza artificiale intrapresi anche dagli altri.