Patente con una grande agevolazione per i cittadini che rientrano in alcuni criteri: può essere una buona opportunità di lavoro
Anche investire in patenti di guida può essere una buona soluzione lavorativa. Come ben sanno i giovani, oggi è davvero difficile riuscire a trovare un impiego a tempo pieno e che dia tutti i diritti al lavoratore. Tra precariato, sfruttamento con lavori sottopagati e disoccupazione, dedicare tempo e denaro in questo campo può essere una buona idea.
Ma non tutti però possono permettersi di conseguire le licenze di guide che consentono di essere abilitati a un preciso tipo di trasporto. Per fortuna lo Stato tende la mano con un bonus attivo già dallo scorso anno.
Patente con bonus dello Stato
Possono accedere al bonus patente i cittadini fino a 35 anni per ottenere abilitazioni professionali di autotrasporto merci o persone. Attivo dal 1 luglio 2022, si può usufruire di questa possibilità fino al 31 dicembre 2026.
L’agevolazione nei fatti è un voucher che consente di risparmiare fino all’80% della spesa di corsi ed esami della patente fino a 2.500 euro. Il Ministero dei Trasporti lo scorso anno ha stanziato 575.000 euro di risorse extra per il bonus patenti nel 2023. Sono fondi che consentono di sbloccare 230 buoni patente che erano stati emessi e poi bloccati perché erano eccedenti rispetto al limite dei fondi prima stanziati.
Chi rientra nella lista dei beneficiari dei buoni riattivati riceverà una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica inserito al momento della domanda. Dal quel momento ci saranno 60 giorni di tempo per attivare il voucher presso una autoscuola accreditate.
Cliccando qui è possibile leggere il decreto interministeriale del dicastero dei Trasporti e dell’Economia sulle modalità di erogazione del buono. Qui invece il link della piattaforma alla quale registrarsi per richiedere l’istanza.
Per accedere alla piattaforma bisogna autenticarsi con lo Spid e, in alternativa, la Cie (Carta d’Identità Elettronica) o la Cns (Carta Nazionale dei Servizi).
Nel caso in cui il bonus dovesse essere annullato poiché sono trascorsi oltre 60 giorni, sarà possibile richiedere un nuovo voucher, però con i limiti delle risorse disponibili. Come previsto per tutti i bonus a favore della popolazione, non costituisce reddito imponibile ai fini Isee.