In estate le figure lavorative di cui necessitano diverse attività sono davvero tante, da chi ha una laurea ai diplomati
L’estate sembra davvero essere arrivata con le temperature che con un po’ di ritardo rispetto alla media stagionale si stanno alzando. La bella stagione non significa solo relax ma anche lavoro.
Mentre alcuni si godono giorni spensierati, al mare o in montagna, per garantire ciò altri lavorano. E diverse sono i profili ricercati nei vari settori.
In estate si cercano molte figure lavorative: quali sono
Le Agenzie per il lavoro stanno cercando oltre 160mila figure da inserire in vari settori durante, secondo Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro. Buona parte delle assunzioni sono previste al Nord-Ovest con il 25,9% delle richieste, il 24,3% al Nord-est, il 19,8% al Centro e il 30% al Sud e nelle Isole.
Si richiedono professioni altamente qualificate come ingegneri del software, sistemisti, analisti informatici, i database administrator. Richiesta anche per i tecnici della produzione, responsabili della logistica ma anche metalmeccanici, carpentieri, manutentori elettrici e meccanici, camerieri e bagnini (clicca qui per vedere come si diventa bagnino).
I risultati, con dati raccolti presso i siti Excelsior, Linkedin, Trovit, sono divisi in tre diverse categorie: le dieci professioni con qualifica più elevata, le dieci a media qualifica e altre dieci con maggiore operatività.
Le opportunità lavorative estive nella maggior parte dei casi prevedono contratti di lavoro in somministrazione e con le tutele e la retribuzione del lavoro dipendente. Secondo una ricerca condotta dall’Università Roma Tre e Labchain, per i lavori a tempo determinato, le opportunità di avere un nuovo impiego allo scadere del contratto sarebbero doppie rispetto ad altre tipologie.
Ben il 55% trova un altro lavoro entro i successivi trenta giorni mentre chi di solito chi ha un contratto a termine standard, questa occasione si presenta nel 29,4% dei casi. Dai 60 ai 90 giorni dal termine del contratto questa possibilità sale al 68,9%.
Insomma lungo lo stivale nel periodo estivo le opportunità ci sono ma non mancano offerte che non si possono definire neanche tali con datori che pretendono molte ore di lavoro al giorno (anche al sopra di quelle previste dalla legge) senza un’adeguata retribuzione e con nessun tipo di tutela in termini di previdenza e sicurezza.
