Un’analisi si è occupata di quelle che potrebbe essere le conseguenze legate all’installazione del cappotto termico sugli edifici.
In Italia numerosi cittadini hanno usufruito del Superbonus e dei vari bonus per la ristrutturazione degli immobili. Lavori edilizi volti, non solo ad aumentare il valore economico degli stabili, ma anche a migliorarne l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica.
Tra gli interventi maggiormente effettuati sicuramente quelli legati al cappotto termico, ossia un sistema di isolamento termico e acustico installato sull’immobile. Secondo una recente analisi, però, proprio su questi tipi di interventi sarebbero sorti delle criticità.
Cappotto termico, le criticità dell’intervento: l’analisi
Sono centinaia di migliaia gli edifici ristrutturati in Italia attraverso il Superbonus e Bonus facciate, agevolazioni fiscali introdotte dal Governo qualche anno fa con l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica e ridurre il rischio sismico degli edifici rinnovando, dunque, il patrimonio immobiliare italiano.
Sicuramente tra gli interventi più eseguiti risulta esserci quello relativo al cappotto termico. Si tratta di un sistema di isolamento termico ed acustico che permette di ottenere un risparmio energetico e l’aumento del valore dello stabile. Una recente analisi, però, effettuata dai colleghi della redazione di Today in collaborazione con Confedilizia e Cortexa, ha fatto emergere le possibili criticità collegate all’installazione di questo sistema mediante pannelli isolanti e vari rivestimenti.
In primis, la prima problematica sarebbe legata alla sicurezza se il lavoro non viene eseguito nella maniera corretta. Questo accadrebbe poiché molto spesso non viene valutato come i materiali possano reagire tra loro prendendo in considerazione le certificazioni di ogni singolo componente e non nell’insieme a cui si aggiunge l’inesperienza di chi si occupa dell’intervento. Oltre alla sicurezza un lavoro eseguito non correttamente potrebbe generare delle spese future.
Sempre legato alla sicurezza è il rischio incendi. Il cappotto, riporta Today, è composto di materiali non infiammabili, ma i rivestimenti possono esserlo e prendendo fuoco possono far propagare i roghi producendo una sorta di pioggia di detriti infuocati.
Da un’installazione non effettuata bene può derivare anche il problema della muffa all’interno degli edifici che, oltre alle spese per rimuoverla, comporta un rischio per chi si trova all’interno.