Il 12 maggio scorso si è spento Silvio Berlusconi, e ora gli eredi dovranno pensare a gestirne il patrimonio. Ecco quanto dovranno versare.
La morte dell’imprenditore milanese ha colpito molti italiani, che hanno assistito ai suoi funerali di Stato mercoledì scorso con molta partecipazione. Presenti, naturalmente, tutti i 5 figli avuti dai suoi due matrimoni, ovvero Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Ora questi ultimi, passati i primi momenti di grande sconforto, dovranno fare i conti con l’eredità lasciata loro dal padre, e con il testamento con il quale avrà deciso di suddividere il suo immenso patrimonio.
Già da molti anni, ormai, Marina si occupa di dirigere Fininvest e Mondadori, mentre Pier Silvio è ad e presidente di Mediaset. Gli altri tre eredi, invece, sono impegnati in altri settori delle tante attività del padre, oltre a possedere quote nella holding di famiglia. Come tutti, però, prima di poter accedere al patrimonio ereditato, dovranno pagare la corrispettiva tassa di successione, dovuta per legge.
Stando alle parole di Giovanni Paglia, responsabile economia di Sinistra Italiana, i figli di Silvio Berlusconi pagheranno, come tassa di successione, una somma che si aggira attorno ai 280 milioni di euro. Una cifra che per tutti noi appare immensa, ma che è irrisoria, a fronte di un patrimonio complessivo valutato in circa 7 miliardi di euro.
Stando a Paglia, si tratterebbe di un importo assolutamente irrisorio, poiché in tutti gli altri Paesi europei avrebbero pagato una somma perlomeno 10 volte superiore. Ma a quanto ammonta la tassa di successione in Italia? C’è una percentuale da pagare che varia a seconda del grado di parentela.
Per i parenti più stretti, ovvero figli, genitori, nipoti e coniugi, l’aliquota applicata è del 4%, ma a patto che il totale dei beni superi 1 milione di euro. Nel caso la somma sia inferiore, non si dovrà pagare nessuna somma. Il discorso cambia se gli eredi sono fratelli o sorelle: in questo caso l’aliquota è del 6% se la somma supera i 100.000 euro.