Esiste una categoria professionale maggiormente coinvolta nelle separazioni e nei divorzi in Italia: a fornire tutti i dettagli un avvocato matrimonialista sul proprio profilo Facebook.
Le statistiche indicano che i divorzi e le separazioni in Italia sono in calo ed il nostro Paese si colloca tra quelli dove le coppie si separano meno. Le coppie che mettono fine al proprio matrimonio, difatti, sono meno rispetto agli anni precedenti.
Sempre secondo le statistiche ci sarebbe una categoria di lavoratori che divorzierebbe più frequentemente rispetto alle altre, forse per via delle abitudini professionali o magari per lo stress. Ma di quale categoria professionale stiamo parlando? A fornire tutti i dettagli è stato un noto avvocato matrimonialista che ha analizzato i dati.
Divorzi e separazioni, le forze dell’ordine la categoria professionale più coinvolta
Nei mesi scorsi, l’Istat ha fornito il quadro preciso dei divorzi e delle separazioni in Italia. Secondo l’istituto di statistica, nel nostro Paese durante il 2020 (questo l’ultimo dato disponibile) i divorzi sono stati in totale 66.662, quasi il 22% in meno rispetto all’anno precedente, mentre le separazioni 79.917, il 18% in meno rispetto al 2019. Contemporaneamente, complici anche le restrizioni per la pandemia, sono crollati i matrimoni: sono 96.841 quelli celebrati nel 2020, poco meno del 50% in meno rispetto a quelli del 2019.
Un’altra interessante statistica è stata, invece, fornita dall’avvocato Armando Corsini dello Studio Corsini Separazioni. Il legale, insieme ad altri avvocati matrimonialisti, ha analizzato quale fosse la categoria professionale più coinvolta in separazioni e divorzi. I dati hanno permesso di evidenziare che a mettere fine più frequentemente al proprio matrimonio sono gli appartenenti alle forze dell’ordine. Come spiega lo stesso avvocato Corsini attraverso un video pubblicato sulla pagina Facebook dello studio, probabilmente questa circostanza potrebbe essere dettata dal fatto che si tratterebbe di un lavoro dal forte stress.
Inoltre, spiega il legale, le categorie mentali esercitate a lavoro sono molto differenti da quelle che occorrono per approcciarsi con il proprio partner o con i figli: “È difficile comandare in famiglia – conclude Corsini- come si comanda quando ci si trova sui luoghi di lavoro, dove in qualche modo si esercita un potere”.