L’Agenzia per le Entrate sta per lanciare una campagna a tappeto di controlli e verifiche sui titolari di Partita IVA. Ecco il motivo
Una nuova e decisamente innovativa misura di lotta all’evasione fiscale, e che riguarda principalmente i titolari della Partite IVA, è stata approvata dal Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ultima Legge di Bilancio. Una misura che, a breve, entrerà in funzione. Le nuove misure avranno come obbiettivo quello di individuare le cosiddette “Partite IVA fasulle”.
Ma non solo, nel fuoco del mirino si vanno a collocare anche quelle inattive non in regola con le correnti imposte. Per poter affinare la qualità dei controlli l’Agenzia delle Entrate farà partire il suo occhio vigile già dalla nascita stessa delle nuove partite IVA, focalizzandosi quindi direttamente sulle richieste che arriveranno. Ma cosa si rischia?
Ebbene, nel caso remoto di un sospetto su di una Partita IVA, il cittadino contribuente titolare di quest’ultima sarebbe soggetto a controllo specifico. Quindi invitato in sede di controllo con regolare documentazione al seguito. Il tutto per dimostrare la buona fede delle sue azioni e la regolarità della Partita IVA.
Nel caso in cui questa risulti irregolare o poco chiara allora il caso sarebbe più complesso. Si partirebbe con la chiusura d’ufficio delle partite IVA sospette e si rischierebbe di incorrere in una multa pari a 3 mila euro. in questo caso specifico grandi problematiche nascerebbero anche nel caso in cui si desiderasse aprire una nuova partita IVA. Questo perché le nuove leggi volte a prevenire l’evasione fiscale, non hanno interesse nel facilitare chi si è già rivelato immeritevole della fiducia dello stato.
I controlli saranno più specifici in determinate situazioni, come ad esempio, le partite IVA inattive da un certo periodo, quelle che tornano in funzione dopo un cambio di struttura e quelle che invece tornano in funzione in seguito al cambio nell’oggetto dell’attività dedicata.
L’Agenzia delle Entrate utilizzerà degli algoritmi per analizzare al meglio la percentuale di rischio che si corre con ogni partita IVA. solo in seguito a questa analisi scatteranno poi i controlli su tutte quelle situazioni ritenute poco chiare del Fisco italiano.