I lavori domestici sono il maggior punto di attrito nelle convivenze, siano esse familiari, di lavoro o di studio. Ma ora cambia tutto
In Europa arriva Equality, l’applicazione che permetterà di gestire al meglio lo svolgimento delle faccende domestiche. L’applicazione uscirà a settembre e secondo i creatori sarà estremamente intuitiva.
Sarà disponibile per ogni dispositivo e avrà il compito di spartire nella maniera più corretta ed equa possibile le faccende domestiche all’interno delle famiglie e delle convivenze tra coinquilini. Molti casi vedono un grande dislivello nella ripartizione delle faccende domestiche. Nelle famiglie le donne, statisticamente svolgono circa il doppio delle ore di lavoro domestico, di quelle svolte dagli uomini.
E nelle case degli studenti fuori sede la situazione è spesso simile, magari la disparità non è sempre dettata dal sesso in questi casi, ma l’applicazione si impegnerà a ristabilire un ordine anche al di fuori dei nuclei domestici.
Lavori domestici, arriva l’App che genera la vera parità
L’app anche se aiuterà tantissime persone e verrà quindi anche scaricata, da tantissime persone, prevede di essere totalmente gratuita. A piena disposizione della comunità. Basta coinquilini che non fanno i piatti, che non lavano il bagno, che non puliscono i pavimenti. L’applicazione Equality terrà con conto fedele delle ore trascorse a dedicarsi sugli ambienti domestici. La condivisione di un abitazione non sarà mai stata più semplice.
Tutto questo per facilitare non solo l’uguaglianza domestica di genere ma anche per porre una luce su tutti i piccoli lavori che vengono svolti da chi normalmente si occupa della casa. Compiti che raramente vengono riconosciuti, ma spesso neanche osservati. Compiti silenziosi che però vengono svolti regolarmente. Una nuove luce sulle case delle persone. Questa nuovo passo nell’uguaglianza e nella parità verrà diffuso per la prima volta in Spagna a settembre 2023.
Si spera che dopo l’esperimento dei nostri cugini e vicini di casa, idee simili vengano proposte anche in altri stati dell’Unione Europea. Se questa si rivelasse funzionale ma soprattutto utile, allora certamente vedrebbe un espansione sul territorio europeo. E magari, con un po’ di fortuna, verrebbe poi diffuso anche in Italia, per la gioia di grandi e piccini. Per le famiglie e per i fuori sede
