Sale alto l’allarme in Emilia Romagna per gli effetti collaterali dell’alluvione, uno importante è in ordine alle infezioni
Il disastro che si è abbattuto con due alluvioni nel trascorrere di dieci giorni nei territori dell’Emilia Romagna è di portata storica. Uno dei disastri più importanti che si sono abbattuti sull’Italia. Disastro che ha provocato danni enormi e che continuerà ad innescare altri danni collaterali alcuni dei quali imprevisti ed imprevedibili.
I territori dell’Emilia Romagna, infatti, sono per migliaia di ettari coltivati a frutta e ora si trovano allagati ma con gli alberi pieni di frutti che presto marciranno contribuendo, con gli altri materiali e le carcasse degli animali morti annegati, oltre alle espulsioni delle fognature, ad una reale possibile epidemia.
In questi enormi stagni dove tutto viene a galla, infatti, le malattie che si possono contrarre sono la Salmonella e l’epatite A oltre una possibile diffusione del Tetano e per questo motivo le Aziende Unitarie Sanitarie Locali dell’Emilia Romagna stanno garantendo un vaccino per contrastare il Tetano, ovvero l’antitetanica. Una vaccinazione che tutti abbiamo in teoria effettuato da bambini ma i cui effetti non sono perenni.
Agli abitanti della zona e alle persone pervenute nel territorio per aiutare la popolazione colpita dalle alluvioni, viene raccomandato di indossare adeguato abbigliamento che protegga il corpo. Non permettendogli cosi di entrare in contatto diretto con l’acqua e di non toccarsi per nessun motivo addosso nelle parti scoperte orecchie, bocca e viso. La raccomandazione è di lavare i vestiti sporchi con acqua bollente.
L’enorme quantità di acquitrini e stagni è fatta di sostanze chimiche come benzine,vernici e oli, ma anche di animali morti e per questo è un covo perfetto per batteri e zanzare. Le Ausl, aziende unità sanitarie locali, dell’Emilia Romagna cercano con la loro azione di agire per il contenimento del rischio di epidemie.
Anche se al momento non ci sono casi di malattia e non esiste il problema sul territorio così duramente colpito da una vera e propria calamità. I prezzi dei frutti coltivati in queste terre, albicocche, pesche, kiwi e ciliegie, saliranno moltissimo. In alcuni casi anche di quattro volte il costo base. Crescono le iniziative di beneficenza per gli aiuti a questa regione