Nella Giornata Nazionale per la Legalità viene resa pubblica la lista dei Beni confiscati alla criminalità messi a disposizione nella prossima asta pubblica. Tutti i dettagli
Stavolta è realtà e non la finzione di un film o di una serie tv di genere. E’ tutto vero e si realizza ancora il lavoro iniziato dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi del nostro tempo. Eroi ricordati il 23 maggio nella Giornata Internazionale per la Legalità. Il giorno in cui ricorrere l’anniversario della strage di Capaci.
A piccoli passi, infatti, continuiamo a camminare sulle gambe di Falcone e Borsellino ed ogni tanto quando si realizza qualcosa che ci rende giustizia siamo orgogliosi e uomini e donne con la Memoria ogni giorno. Parte nel mese di giugno 2023 l’asta organizzata per vendere i beni tolti alle mafie. Come previsto dal Bando dell’Agenzia dei beni tolti alle mafie.
Stavolta le regioni saranno Sicilia, Puglia e Lazio rispettivamente nelle province delle città di Taranto,Caltanissetta, Palermo e Rieti come previsto dal bando. L’asta si svolgerà il 14, 15 e 16 giugno. Coloro che sono interessati a fare proposte di acquisto e rispondere all’offerta dovranno e potranno farlo seguendo delle indicazioni fornite appositamente e rivolgendosi a specifici professionisti.
Quali sono i beni tra le offerte all’asta? Tra i beni immobili confiscati alle mafie diversi appartamenti,una villa bifamiliare, un negozio e dei terreni.Ma andiamo a capire come partecipare a questa asta gestita da un ente apposito, l’Agenzia di beni tolti alle mafie.
Si può presentare un’offerta ed essere inseriti in una graduatoria tramite il passaggio da uno studio notarile collegato alla rete dei notai che si occupano di aste telematiche. E’ così abbattuta la distanza fisica ed è possibile partecipare alle aste anche da luoghi distanti oltre che in presenza.
Chi è interessato all’asta dei beni, per un particolare bene messo all’asta, può o collegarsi tramite la rete internet, oppure può recarsi presso uno studio notarile associato Ran (Rete delle Aste Notarili) per fare la sua offerta. Probabilmente se Giovanni Falcone fosse ancora vivo avrebbe lui stesso “gestito” questi delicati passaggi, ma vista la diversa realtà vissuta oggi è il paladino di tutti noi