Il Salone del Libro di Torino è stato davvero molto altro rispetto alla contestazione al Ministro Roccella e alla connessa alla polemica politica, in particolare nell’evidenziare la clamorosa rinascita della librerie. Ecco i numeri e le opportunità
La Pandemia da coronavirus Covid-19 tre i tanti disastri sanitari, economici e sociali che ha generato ne ha creato uno culturale di grande impatto e rilievo: la crisi delle librerie. La pandemia, infatti, non ci permetteva di andare fisicamente nelle librerie. Ci privava di un piacere importante, di una Libertà.
E forse il motivo dell’incredibile incremento delle vendite nelle librerie fisiche segnalato a gran voce al Salone del Libro di Torino edizione 2023 potrebbe essere legato proprio a questo motivo. Ma andiamo con ordine. E’ l’Associazione Italiana Editori in uno studio sulla situazione delle vendite nelle librerie presentato al Salone del Libro 2023 a Torino a spiegare il fenomeno.
Il report studia il fenomeno delle vendite di libri in grande crescita nelle librerie in presenza piuttosto che online e, cosa non di minore importanza, il prezzo rimane basso anche in visione dei costi in aumento dell’energia e dei materiali usati dalle aziende che investono nel settore dell’editoria.
Salone del Libro, il volo delle librerie
Del resto alla fine della fiera chi è che non passa del tempo alla ricerca di libri nei posti giusti e quindi nelle Librerie. Chi è che un minimo non ha contribuito a questa crescita delle vendite dei libri cartacei. Il merito è ovviamente anche di chi invece ha saputo tornare al rapporto a tu per tu con il libraio, e a respirare le copertine.
Un Bravo anche a tutto il mondo del mercato editoriale capace di mantenere i prezzi bassi dei libri anche se i costi per la produzione e per le materie prime ed energie sono sempre in aumento. Da segnalare che tra i tanti libri in vetrina, i più venduti sono i romanzi, soprattutto d’amore, seguiti da fumetti e la letteratura per l’infanzia.
Da notare una grande crescita nella saggistica culturale e nella saggistica religiosa per non tacere dell’editoria del Turismo e quella dedicata all’Arte, che nel nostro paese ha fonti dirette. Tutti fattori che hanno contribuito nel loro piccolo a diffondere il fenomeno. Da segnalare, sempre secondo i dati presentati a Torino il valore del fenomeno dei social, specialmente di Tik Tok e del suo hashtag #booktok. Una spinta decisiva, un bel segnale per il futuro del Paese.
