Le statistiche sono chiare e le esperienze di Vita lo sono ancora di più, l’Italia non è un Paese per giovani e fare figli diventa sempre più difficile, basti pensare al recente aumento del prezzo degli alimenti per bambini. Tutti i dettagli
Poche settimane fa, come molti sapranno, è stato registrato nel nostro Paese il minimo storico del tasso delle natalità. Addirittura Elon Musk, il papà di Tesla e proprietario di Twitter, ci ha canzonati: “Italy is disappearing!” che tradotto più o meno letteralmente è “L’Italia sta scomparendo”. Ma a cosa è dovuta questo massimo dei minimi? È veramente tutta colpa dei giovani come si usa dire?
Una carenza nella volontà di prendersi le responsabilità del crescere? Molti danno la colpa al cambio dei valori, giovani che oggi sarebbero “smarriti”. Pigri, spregiudicati, dei bambini in taglia XL. Ma cerchiamo di capire dove sta la verità. Come punto prima, il lavoro. Non si trova e se si trova non offre reali possibilità.
Anni e anni di gavetta , come è giusto che sia, che però nella stragrande maggioranza dei casi, poi non porta a nulla. Anni di contratti determinati che si susseguono, l’indeterminato, i giovani, lo vanno a cercare all’estero.
Lì si che i giovani riescono ad affermarsi. Centinaia se non migliaia di giovani iperqualificati in Italia si ritrovano a fare lavori non legati ai loro percorsi di studi o alle loro competenze. Chi scegli di imparare un mestiere finito gli studi si trova a combattere con percorsi lavorativi che non permettono un reale futuro e chi invece decide di continuare gli studi, all’uscita non riesce a collegarli nell’universo lavorativo.
Non ci sono i soldi e i figli costano sempre di più come ci si può aspettare un aumento delle natalità se poi non è previsto dallo stadio un aumento delle possibilità lavorative o degli stipendi? Come si può sperare di mantenere i numeri di 20 anni fa quando questi nell’economia, hanno dislivelli enormi?
I neo genitori spendono in media dai 7.065 euro ai 17.030 euro nei primi 12 mesi di vita di un bambino. Gli asili nido in Italia non accolgono neanche un terzo dei numeri che invece vengono registrati negli altri stati dell’Unione Europea. Il problema è alla base non nei giovani del ventunesimo secolo