Un’idea per battere la crisi economica all’apparenza folle ma in potenza rivoluzionaria si sta facendo strada nel dibattito politico.
Ione Belarra Urteaga, attuale ministro spagnolo per i Diritti sociali e per l’Agenda 2030, ha portato all’attenzione per alcuni versi singolare, per molti versi rivoluzionaria, ma sicuramente interessante per combatte la crisi economica e gli effetti dell’inflazione sulle spalle dei suoi cittadini. Vediamo in cosa consiste l’idea.
Urteaga, oltre ad essere ministro è anche segretaria generale del partito politico spagnolo, Podemos. I doveri primari della donna sono quindi, come per ogni politico, verso i suoi cittadini. Una popolazione che, come il resto d’Europa, sta vivendo un periodo di grandi risparmi e sacrifici. Risparmi sulla benzina, sulla vita quotidiana, sulle bollette e purtroppo anche nei supermercati. I prezzi sugli scaffali stanno subendo picchi storici.
La situazione era prevedibile, le condizioni economiche in cui versano al momento i paesi, sono dirette conseguenze dell’incredibile susseguirsi di eventi che abbiamo avuto modo di vedere in diretta negli ultimi 3 anni. Però, per quanto fossero prevedibile, non siamo riusciti ad ovattarli e ora tutti ne stiamo pagando le conseguenze. Le principali vittime però sono, come è logico che sia, i cittadini, dal più giovane al più anziano.
Dal più ricco al più povero. A mangiare mangiamo tutti quindi non possiamo semplicemente decidere di ignorare i carrelli che pur aumentando i loro costi di giorno in giorno, escono dal supermercato sempre più vuoti. Vedendo questo problema, in Spagna si sta quindi cercando una soluzione reale. Qualcosa di capace di cambiare la realtà. Di rimettere in apri la situazione.
La proposta è semplice. Istituire dei supermercati di stato e portare su questi dei prezzi calmierati sugli scaffali. Una manovra che permetterebbe alla gente di tornare a fare spesa con il cuore più leggero. Certo, i rezzi sarebbero comunque più alti di quelli del 2019, ma allo stesso tempo, sarebbero anche più bassi di quelli del 2023.
La catena pubblica di supermercati punterebbe anche a proteggere i piccoli e medi produttori agricoli, puntando molto sulle produzioni locali. La catena si chiamerebbe “prezzi giusti” ed è stata proposta durante un comizio in vista delle prossime elezioni. Non resta che vedere se l’idea prenderà realmente piede o meno