La crisi economica rallenta ma morde ancora la carne viva del Paese e pertanto arrivano, quasi a pioggia, interventi di sostegno al reddito, un esempio tipico è il nuovo abbonamento unico per i trasporti
La più grande riforma del settore mai vista, secondo il ministero dei trasporti. Una “guerra” senza quartiere, anzi diretta, alle auto, al loro uso e ai combustibili fossili. Un attacco senza precedenti al cambiamento climatico. Una presa di posizione, chiara e coraggiosa. Non c’è nulla da dire, la nuova riforma dei trasporti parla da sola. Be 49 euro, forniti direttamente dallo Stato centrale, per fare abbonamenti su tutte le linee dei trasporti pubblici.
Che si parli di autobus, metro, tram e treni. Nulla, all’infuori delle alte velocità, che spesso hanno gestioni private, è escluso. Si potrà realmente viaggiare in tutto il territorio nazionale, con un piccolo, ma in prospettiva grande, aiuto da parte dello Stato. Un incentivo appunto all’utilizzo dei mezzi, con la speranza che le auto vengano lentamente utilizzate sempre meno.
Un grande aiuto anche per i pendolari, che spesso affrontano orari massacranti e a fine giornata devono anche avere l’amaro in bocca di comprare il biglietto del treno.
Gli abbonamenti, quando si affrontano tratte regolari, sono certamente la scelta meno dispendiosa. Ma ciò non significa che non siano un investimento. 50 euro potranno anche sembrare pochi, ma quando si devono spendere 200 euro mensili in abbonamenti ai mezzi, non esiste nulla di più utile.
Questo potrà anche permettere ai giovani fuori sede, di rientrare più regolarmente a trovare le proprie famiglie. Famiglie che spesso e volentieri, visti i costi che hanno raggiunto i mezzi e la benzina negli ultimi anni, vedevano solo nelle feste programmate. E magari comprando anche il biglietto in largo anticipo.
È questa la portata della nuova riforma dei trasporti pensata in territorio tedesco, direttamente dai nostri vicini di casa europei. La Germania ha deciso, come già detto, di dare un calcio alle automobili e ai combustibili fossili, con un reale sostegno ad ambiente e al portafogli dei cittadini tedeschi. Mentre in Italia, c’è ancora tanta differenza tra Nord e Sud, in Italia abbiamo ancora tratte monorotaia e trasporti pubblici locali che passano una volta al giorno