Primo Maggio festa dei lavoratori, Concertone di Piazza San Giovanni e soprattutto fave e pecorino. Come è cambiato il prezzo dell’alimento
Calo della produzione e aumento delle quotazioni, questo è il grande problema per gli impianti caseari e ancora di più per i loro clienti. Un fattore che nel giorno della Festa dei Lavoratori salta particolarmente all’occhio per via di una tradizione amatissima. Quella della scampagnata con fave e pecorino. I prezzi del pecorino salgono alle stelle, con grande sconforto dei fan primaverili della combo con le fave.
Il parmigiano certamente non sarà il degno sostituto dell’accappiata ma adesso sembra che in confronto al suo fratello di bancone, costerà meno, risultando quindi una scelta conveniente. Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ci porta direttamente i dati più recenti. Il parmigiano, ad oggi venduto a 12 euro al chilo batte, anche con un certo vantaggio, il caro vecchio pecorino che, sempre secondo Ismea, è venduto a 14 euro al chilo.
In un anno questi due hanno subito vie diametralmente opposte. Il caro e vecchio parmigiano ha infatti visto una diminuzione del 2% rispetto ai prezzi dello scorso semestre, mentre il pecorino ha visto i suoi numeri salire vertiginosamente. Arrivando oggi a toccare un +30% rispetto allo scorso anno.
E tutto questo senza mettere in gioco la formula al dettaglio, dove il pecorino tocca anche i 30 euro al chilo, seguito dai 25 euro al chilo del parmigiano, che sono meno, ma non di tanto. Ceto questo porterà più soldi alle cooperative che potranno portare prodotti di qualità sempre maggiore in risposta ai tempi del mercato.
Recenti ricerche affermano che probabilmente, nella prossima stagione, ci sarà una leggera diminuzione delle produzioni in paesi come la Sardegna. Calo di circa il 10/12%. L’innalzamento dei prezzi del pecorino sta portando i caseifici ad orientati maggiormente sull’aumento di quella produzione specifica, lasciando quindi leggermente indietro le altre. Si prevede un aumento dei prezzi anche per uova latte e formaggi vari.
Portando una maggiorazione sulla cassa della spesa annua di una famiglia di 4 persone, ad aumentare di circa 194 euro. Insomma un Primo Maggio decisamente particolare dove anche rispettare una delle tradizioni più amate è diventato davvero fuori portata