Dopo 29 giorni di vuoto torna operativo il programma basato su tecnologia di intelligenza artificiale ChatGPT. Ecco cosa è successo
In Italia torna operativo il bot, basato su meccanismi di intelligenza artificiale e realtà aumentata, ChatGPT. Parliamo di un software che come detto utilizza l’intelligenza artificiale ma al fine di simulare conversazioni digitali verosimili tra esseri umani. E non. Lo scorso 5 aprile era stato bloccato su tutto il territorio italiano in seguito a un’importante perdita di dati.
Questi dati riguardavano le conversazioni avute dagli utenti assieme a diversi fasce di informazioni degli abbonati al sistema. Di conseguenza, il Garante della Privacy Digitale, ha ritenuta poco sicuro il software per i suoi fruitori, decidendo quindi di sospenderlo sull’intero territorio.
Nel resto del mondo è andata invece avanti senza problemi. Ad oggi però le cose stanno cambiando, dopo la sospensione italiana, il software ha aggiornato e rimodernato la parte relativa alla sicurezza dei suoi utenti, rendendo la piattaforma più sicura al grande pubblico. Adesso, chi avrà voglia di utilizzare il prodotto di OpenAi, si troverà una serie di avvisi, al loro interno saranno disposte le normative relative alla privacy.
ChatGPT, cosa è successo tra OpenAi e il Garante
Questo meccanismo è volto a mettere gli utenti al corrente di tutti i dati che potrebbero in seguito essere sfruttati da ChatGpt o da terzi. Inoltre, nelle misure inserite, è stato aggiunta anche una parte relativa al funzionamento dell’algoritmo. Un pulsante che permetterà di ufficializzare di essere al corrente i tutte le norme necessarie relative allo sfruttamento dei dati.
Ma sarà anche possibile non autorizzare ChatGpt al trattamento dell’uso dei dati. Essendo questa parte disponibile prima che l’utente inizi ad utilizzare il servizio, nessuno potrà più ritenersi non informato sulla parte relativa al trattamento dei dati.
L’autorità relative al controllo della privacy, in seguito agli aggiustamenti apportati dalla piattaforma per adeguarsi alle normative UE, è soddisfatta e auspica che i creatori della stessa continuino a fare passi avanti nel rispetto dei loro utenti e nell’adeguamento con le norme internazionali. Ad oggi quindi, anche l’Italia potrà riprendere ad utilizzare Chat Gpt come il resto del mondo.