L’anno fiscale 2023 porta con se tutta una serie di novità in materia di tassazione, a partire da quelle locali come l’IMU. I dettagli
L’anno fiscale 2023 porta al suo interno tutta una serie di novità in termini di tassazione. In particolare sulla riforma dell’IRPEF e sulle imposte locali. A tal proposito ecco le principali novità, e conseguenti cambiamenti, dell’Imposta Municipale Unica meglio nota con l’acronimo di IMU. Ricordiamo infatti che l’acconto IMU è in scadenza, espirerà infatti in data 16 giugno 2023. Il saldo invece è in data 16 dicembre. Detto ciò, andiamo a vedere le tre principali novità della nuova imposta.
La prima novità è il ripristino dello sconto del 50% in favore dei pensionati residenti all’estero. La seconda prenderà in esame le nuove regole per le aliquote da utilizzare. La terza in fine avrà come argomento l’esenzione degli immobili occupati abusivamente.
Anche l’Imposta Municipale Unica 2023 si pagherà in acconto, entro, ripetiamo, il 16 giugno e saldo, entro e non oltre, il 16 dicembre. La manovra di bilancio del 2021 prevedeva che l’IMU venisse ridotta al 50%, ma per una sola unità familiare ad uso abitativo, tutte le specifiche sono reperibili sulla legge di bilancio del 2021.
IMU, le nuove regole operative
Assieme a questa informazione troverete anche tutte le manovre imposte per sopperire economicamente all’emergenza Covid, come bonus, detrazioni e sgravi fiscali a privati e aziende. Ricordiamo che la legge stabilisce aliquote IMU base. Ogni comune avrà poi diritto di rivederle nel dettaglio e scegliere poi se mantenerle tali, alzarle o anche abbassarle.
Per conoscere l’entità dell’aliquota occorrerà quindi consultare il prima possibile la delibera IMU specifica del comun dove è collocato l’immobile soggetto all’imposta. Nel 2023, l’acconto dell’IMU si calcolerà sempre secondo le aliquote del precedente anno, quindi quelle del 2022.
Dato poi che non sono state pubblicate le delibere riguardanti entro il 14 ottobre dello scorso anno, allora il Saldo si calcolerà applicando le aliquote base previste dalla legge, non più quelle dell’anno precedente come è stato fino al 2022. Nel caso l’immobile sia occupato abusivamente da terzi soggetti, allora, nella legge di bilancio 2023, è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta attraverso regolare denuncia all’autorità giudiziaria di competenza.