Dal mese di maggio l’effetto del rialzo dell’inflazione si farà sentire con forza su diversi servizi a partire dalle tariffe dei cellulari
C’è la crisi economica, l’inflazione vola ancora alta e con essa i prezzi al consumo di beni e e servizi si alzano in maniera esponenziale. Ora mai sembra quasi essere diventata una filastrocca che ci ripetiamo così, tanto per, ci tranquillizza. Paradossale non trovate? Una spiegazione amara a tutti gli aumenti che verifichiamo ogni giorno ovunque.
Prima c’erano i carburanti, Metano, Diesel, GPL e benzina Super erano diventati irriconoscibili rispetto ai prezzi di 5 anni fa. Certo, questi di recente sono riusciti a ristabilirai, ci hanno dato una tregua. I prezzi nei supermercati invece non sembrano subire miglioramenti.
Oggi, nel 2023, il latte ad esempio costava quasi il 40% in più, rispetto ai prezzi che potevano essere ammirati sugli scaffali nel 2019. Ed usiamo il termine “ammirati” per sottolinearne la rarità della visione. Quasi come fossero animali selvatici che difficilmente si mostrano all’uomo.
Tariffe cellulari, cosa cambia del mese di maggio
E purtroppo l’impatto diretto sulle nostre vite quotidiane, non si ferma al supermercato o al benzinaio. Recenti numeri hanno fatto impressione a molti. Le compagnie telefoniche, come centinaia di altre aziende, hanno logicamente risentito del caro prezzi. Trovandosi quindi costrette ad aumentare i piani tariffari ai propri clienti, sua ai neo iscritti, che soprattutto a quelli già sotto contratto.
Molte persone si sono infatti ritrovate quasi 2 euro in più sull’abbonamento mensile. Questo genere di clausole sono spesso previste dai contratti di telefonia. Di conseguenza gli iscritti accettano i possibili aumenti dei prezzi, direttamente in sede di firma del contratto, senza però esserne coscienti. Questo è uno dei motivi per cui è necessario leggere bene tutte le clausole quando si firma qualcosa.
Queste persone hanno sporto reclami alle varie compagnie telefoniche, lamentando errori nei loro abbonamenti, non sapendo che ogni movimento è stato lecito e da loro precedente autorizzato. Trovandosi quindi in fine spiazzati. Certo di parlare parla si di pochi euro al mese. Ma su un piano, ad esempio di 8 euro, due euro sono molti. Si attendono le reazioni del governo e delle associazioni dei consumatori