Grandi novità in arrivo per chi punta ad accedere alla pensione in modalità anticipata. Come cambiano le regole e fino a quando sono valide
Pensione anticipata disponibile fino al 2025 per favorire il ricambio generazionale nel settore del lavoro, sia pubblico che privato. E, al contempo, guidare in questo modo intere generazioni, appena uscite dal corso di studi obbligatori, du potersi fare strada nel mondo del futuro. Ricordiamo infatti che ad oggi il lavoro sembra incredibilmente difficile da trovare per le nuove generazioni, in Italia.
Dire però direttamente che il lavoro manca è sbagliato, lo è altrettanto dire anche che sono i giovani a non volerlo o a non saperselo tenere. È noto che il tenore di vita rispetto anche semplicemente a venti anni fa è cambiato, alzandosi vertiginosamente.
Avere il diploma nella stragrande maggioranza dei casi non è più sufficiente, si sta quindi creando un’intera generazione di studenti che escono dalle scuole, formati per un determinato tipo di servizi fornibili alla comunità, che però si trovano fare lavori per la quale sono spesso sovra qualificati.
Pensione anticipata, le nuove regole
Molti lavori in più non offrono effettivi sbocchi o possibilità di crescita. Anche chi esce dai licei o dagli istituti professionali e decide di mettersi subito alla ricerca di un lavoro per acquisire competenze direttamente sul campo, si trova spesso a cambiare ogni 3 o 6 mesi lavoro, a causa degli impieghi a contratto determinato. Il decreto lavoro servirà ad abbattere questo schema.
Reintrodurre lentamente nuovi individui giovani ed attivi al posto di lavoratori anziani, anticipandone il pensionamento con tutte le agevolazioni previste. La modalità di pensionamento è definita tale ma ha schemi leggermente diversi, risulta infatti più che una pensione un’indennità momentanea pagata dall’INPS ma che andrà a gravare sul datore di lavoro.
Infatti, il cambio non sarà un uovo assunto per ogni vecchio dipendente che usufruisce delle agevolazioni proposte dal decreto lavoro. Il cambio sarà uno per ogni tre. I dettagli sui requisiti e sul funzionamento del decreto sono al momento reperibili online solo come bozza, non essendo ancora approvato ufficialmente, ma le linee guida sono chiare e tra poco anche operative