Parte ufficialmente la rottamazione quater. La pratica necessaria per poter limitare i debiti degli italiani nei confronti del fisco. Come funziona
Dal 1 aprile è partita ufficialmente la cosiddetta rottamazione, la quarta della serie. La pratica avviata del governo per definire in maniera agevolate il pagamento delle cartelle esattoriali.
Lo scopo è chiaro, quello di poter liberare qualche scaffale dalle cartelle esattoriali, che negli ultimi anni si sono riempite sempre di più. Insomma, la manovra cercherà di smaltire i debiti degli italiani, aiutandoli a pagare i debiti comunali andando loro incontro. Aderendo al programma sarà possibile rateizzare i soldi che si devono al fisco.
E potranno essere divisi fino a 18 rate trimestrali. Facendo richiesta fino al 30 aprile si avrà quindi la possibilità di ripagare i debiti comunali di tutti i cittadini senza l’aggiunzione di sanzioni o di interessi. All’accettazione della domanda si potrà decidere se pagare tutto insieme il 31 luglio o appunto scegliere di rateizzare. La somma da pagare sarà solo quella iniziale, senza le aggiunte nate dal tempo.
Rottamazione Quater, l’app che ricorda di pagare la rata
La rateizzazione avrà valore per tutti le sanzioni e le imposte mandate in rosso ed accumulate a partire dal 1° gennaio del 2000 fino al 30 giugno dell’anno 2022. Una fascia molto ampia che permetterà, seguendo al meglio l’iter burocratico di pagare tutto, anche cose come multe non pagate, pagando però solo il valore monetario originale.
Ad oggi, secondo il Mef, i contribuenti che hanno aderito alla rateizzazione quarter sono circa 1,76 milioni. L’unico problema è ricordarsi di attenersi alle tempistiche.
Ogni rata ha infatti date di consegna diverse. Essendo rate trimestrali, queste hanno infatti una scadenza non precisa durante il mese. Si può quindi correre il rischio di dimenticarne una e di rischiare di saltarla. Saltandone una però si perde la possibilità di continuare su questa via.
Dopo un massimo di 5 giorni senza aver saldato l’importo trimestrale concordato, infatti, il contribuente si vedrà levare l’intera rateizzazione. In questo caso si tornerebbe quindi all’importo iniziale. È per questo che il fisco mette a disposizione un promemoria tramite mail o SMS dal nome “se mi scordo”.