Le Legge Delega in materia fiscale del Governo Meloni ha varato un nuovo strumento di welfare, l’assegno universale. Ecco cos’è, come funziona e chi ne ha diritto
Buona notizia per gli anziani non autosufficienti e per le loro famiglie. Ma non solo, anche per i caregiver e i badanti non in regola. La nuova legge delega in materia fiscale, la 33/2023 varata dal Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, infatti, prenderà in considerazione proprio queste tre figure per i prossimi aiuti economici.
Arriva infatti l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti. Questo nuovo assegno andrà a sostituirsi a quello per l’accompagnamento. Ad oggi, chi prendeva questa forma di sussidio INPS nei casi di non autosufficienza legati all’età, prendeva una somma leggermente superiore ai 500 euro.
questa parte verrà, con la nuova legge delega, integrata nel nuovo sussidio statale. Si prevede di aiutare un numero simile a 2,8 milioni di anziani, partendo però con 1,4 in via sperimentale. Il sussidio non sarà assegnato in base al reddito, bensì ai fattori di autosufficienza primari dell’anziano.
Assegno Universale, il nuovo strumento del Welfare State
L’assegno avrà una scelta multipla, potrà essere erogato sotto forma di denaro, e quindi coprire direttamente le spese dei servizi scelti personalmente, oppure essere sfruttato sotto forma di servizi direttamente forniti dallo stato, senza l’intermediazione del beneficiario. Come accennato all’inizio, l’obbiettivo dell’assegno universale per gli anziani non autosufficienti, non vede come beneficiari gli unici anziani.
Ha interessa nel loro reinserimento nella società di facilitare l’invecchiamento attivo e quindi evitare la deprivazione relazionale, situazione che spesso da più spazio alla degenerazione cognitiva. In secondo luogo, sarà utile per le famiglie che hanno anziani non autosufficienti a carico. Ed in fine, la legge delega, punta a regolarizzare centinaia di caregiver in tutto il territorio.
E nei casi in cui manca, riconoscerne il grado di competenza acquisita con le esperienze dirette, il tutto tramite una regolare certificazione professionale che ne attesta l’ufficialità, con lo scopo anche di integrare questi soggetti in un più ampio mondo del lavoro. Il lavori di assistenza sono un settore sempre attivo e questo genere di riconoscimenti vanno solo a dare competenze utili ed affidabilità