Per l’anno 2023 viene reiterato il cosiddetto Bonus Bollette, cambiano i termini di accesso e le soglie ISEE per richiederlo. I dettagli
Le bollette sono sempre state un problema, e non indifferente, per tutti i consumatori italiani. E la cosa ovviamente peggiore è che non sono evitabili. Infatti, a differenza di molte cose che, nella vita quotidiana, si possono tagliare quando si ha l’intenzione di risparmiare sul costo della vita, le bollette vanno pagate. Sempre. Pena il distacco di utenze vitali come luce, acqua e gas.
Non sono come, ad esempio, qualche cibo particolare o magari una o due uscite in più il sabato sera. Queste si che si possono giostrare come preferiamo. Se un giorno decidiamo di smettere di fare o comprare determinate cose l’unica conseguenza sarà quella di non fare o comprare quelle determinate cose.
Se invece decidiamo di non pagare la bolletta, oltre al debito che si crea, ci sono anche conseguenze più imminenti. La luce che smette di accendersi, il frigorifero si spegna, i termosifoni non partono più e l’acqua che smette di uscire dai nostri rubinetti.
E quindi no, non possiamo scegliere semplicemente di smettere di pagarle. Ma negli ultimi anni il costo della vita è innegabilmente salito, a differenza della grandissima parte degli stipendi. Come fare per tenere il passo?
Ecco arriva in aiuto un bonus del governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il bonus bollette. Questo per il momento sarà attivo per il trimestre aprile, maggio, giugno. Non è destinato a tutte le fasce di reddito, per ovvie ragioni. È destinato a chi ha più difficoltà. I destinatari sono, i nuclei familiari fino a 15 mila euro di ISEE, 20 mila nel caso in cui siano presenti 4 minori nel nucleo familiare. Quest’ultima parte era valida solo per il primo trimestre del 2023.
A partire dal secondo e così per il resto dell’anno, il tetto massimo in questo specifico caso sarà di 30 mila euro. In fine saranno compresi nel bonus i beneficiari del reddito e pensione di cittadinanza e gli utenti in condizioni di salute precarie che utilizzano in casa macchinari sanitari elettrici