Bonus bollette per aiutare imprese e famiglie: indipendentemente dal reddito, verrà applicato solo in un caso
A fine marzo sono in scadenza i bonus e i contributi messi in campo per aiutare famiglie e imprese. Il 2022 è stato un anno difficile da questo punto di vista. Con l’inizio della guerra in Ucraina il secondo effetto, dopo quello devastante delle perdite di vite umano, è stato l’aumento dell’inflazione.
Il governo ha quindi approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri la proroga degli aiuti già esistenti e ha finanziato nuove misure per i prossimi mesi.
Bonus bollette, pronta l’agevolazione per ottobre
Tra queste c’è il Bonus riscaldamento per continuare ad aiutare famiglie e imprese. Riguarda tutti i cittadini, a prescindere dall’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ma si attiverà solo a certe condizioni.
Nel provvedimento c’è la proroga dell’azzeramento degli oneri sul gas e del bonus sociale (che riguarda chi ha l’Isee di massimo 15mila euro), il taglio dell’Iva al 5% fino a giugno. C’è inoltre un credito di imposta per le imprese energivore. Infine previsto il bonus Riscaldamento, ma attenzione ai dettagli.
Il decreto Bollette vale quasi 5 miliardi di euro, tra le misure esistenti prorogate e le nuove. L’esecutivo guarda dunque a ottobre prossimo. L’ultimo autunno i prezzi del gas sono stati alti e se la situazione dovesse ripetersi, scatterà il meccanismo del bonus.
A quale condizione è previsto il Bonus
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha spiegato che il bonus verrà erogato “in quota fissa per tutti i cittadini senza limiti di reddito“. In pratica spetta a tutti, indipendente dalle disponibilità economiche, e sarà riconosciuto da ottobre a dicembre. Ciò però succederà solo se la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato supereranno una certa soglia, stabilita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza climatica, insieme al Mef.
Se non c’è discriminate per il reddito, il contributo si differenzierà in base alla residenza. L’Italia è divisa in zone climatiche e “le modalità applicative e la misura del contributo” sarà compito dell’Arera,
l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Dovrà tenere conto anche della quantità dei consumi medi di gas naturale nelle zone climatiche”. Dunque il bonus avrà un valore differente tra chi vive ad esempio in montagna, al Nord, e chi risiede con territori dove il clima è più temperato.