In attesa del pagamento extra di marzo per alcuni percettori già si pensa alla Naspi di aprile e alla Pasqua
I percettori della Naspi, la Nuova indennità di disoccupazione in vigore dal 2015 per coloro che perdono in maniera involontaria il lavoro, attendono il pagamento ulteriore degli ultimi giorni dle mese di marzo 2023. Tuttavia, è opportuno ricordare che questo pagamento extra riguarda soltanto alcuni percettori dell’indennità di fine rapporto di lavoro non volontario.
Infatti, soltanto i percettori che aspettavano gli arretrati relativi al mese di gennaio a partire dal giorno 31 marzo riceveranno il pagamento. Tuttavia, il mese di aprile è ormai alle porte e con esso arriva anche la Santa Pasqua. Per l’occasione i percettori della Naspi sperano di ricevere l’indennità del mese prima del giorno pasquale.
Non è certo sapere se l’inps anticiperà alcuni pagamenti oppure se riuscirà ad inoltrarli. Infatti, non esiste una data precisa nella quale ogni mese viene erogata la Naspi. Indicativamente le lavorazioni iniziano il primo del mese e le prime erogazioni intorno ai primi otto o nove giorni dello stesso.
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Per questo motivo secondo le procedure dell’Inps la Naspi dovrebbe essere erogata qualche giorno dopo la Santa Pasqua. I calcoli portano alla data che va dal giorno undici in poi. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare l’area pagamenti su My Inps dove è possibile accedere con le credenziali Spid, carta d’identità elettronica o carta dei servizi.
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Una volta effettuato l’accesso è abbastanza intuitivo cercare la sezione dedicata alla Naspi e ai pagamenti in corso. La Naspi quest’anno può godere anche di un limite massimo maggiorato dalla rivalutazione da inflazione che equivale al 7,3 per cento. Infatti oggi il nuovo limite massimo percepibile con la Naspi è 1.352,19 euro. La Naspi viene erogata per il 75 per cento dello stipendio medio degli ultimi sei mesi antedecenti alla conclusione involontaria del rapporto di lavoro. Inoltre, la Naspi si pu percepir eper un periodo massimo di ventiquattro mesi senza superare l’importo massimo sopra indicato.