Oltre alle erogazioni ordinarie mensili della Naspi, già avvenute a metà mese, ci sono dei pagamenti ulteriori
I percettori della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione erogata a coloro che hanno perso il lavoro involontariamente, è stata già erogata intorno alla metà di marzo. Tuttavia, in questi giorni stanno per partire ulteriori pagamenti. Nello specifico, ci sono erogazioni previste a partire dal 31 marzo nonostante ci siano state già erogazioni intorno alla metà del mese.
Si tratta di pagamenti relativi agli arretrati di gennaio per coloro che non hanno ricevuto la Naspi in tempo in riferimento a quel periodo. Per scoprire se il pagamento spetta o meno basta controllare nella sezione My Inps sul portale dell’istituto di previdenza. Seguendo il percorso che porta ai pagamenti e alla Naspi si potrà capire se spetta o meno la seconda erogazione di marzo.
Naspi, altri pagamenti dal 31 marzo
Si ricorda che coloro che percepiscono già un reddito ma non superano o non sanno se supereranno il limite oltre il quale non va riconosciuta la Naspi, hanno l’obbligo di comunicare il reddito provvisorio, ossia quanto è stato incassato da redditi da lavoro. Tutti coloro che hanno fatto la comunicazione nel 2022 e sono ancora in fase di percezione della Naspi nel nuovo anno, dovranno ocncludere la nuova comunicazione per aggiornare i dati.
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Per definire anche la comunicazione è necessario collegarsi al portale dell’Inps con le proprie credenziali Spid, carta d’identità elettronica o carta dei servizi, e cercare la sezione dedicata alla Naspi-com. Per completare l’operazione basta compilare un modulo apposito dove inserire i dati di cui ha bisogno l’ente di previdenza.
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Inviare la Naspi-com è fondamentale per non subire la sospensione dell’erogazione. Coloro che avessero difficoltà nell’invio possono rivolgersi presso un caf o un patronato. La Naspi, infatti, viene erogata anche a coloro che percepiscono già dei redditi purché in misura non superiore a determinati tetti in aumento dallo scorso anno. Inoltre, in seguito alla rivalutazione anche il tetto massimo percepibile della Naspi è aumentato.