Firmato il Decreto che ripristina per l’anno 2023 il Bonus Trasporti andato in esaurimento lo scorso 31 dicembre. Ecco come funziona
Torna il Bonus trasporti. Ci aveva accompagnato nel corso dell’anno 2022 agevolando gli spostamenti attraverso i mezzi pubblici di studenti, lavoratori o semplici cittadini alleviandone, in parte, il costo salasso a cui sono sottoposti. Il Bonus si era poi arenato nel pantano di riforme e cambiamenti disposti dai primi atti del nuovo governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Oggi però la svolta. Non solo si torna a discuterne, si torna direttamente ad usarlo il tutto grazie alla firma del Decreto che ne ripristina il funzionamento. Stesse modalità del precedente Bonus trasporti 2022, salvo per una singola situazione. Avrà una fetta meno ampia di fruitori. Si è infatti abbassata la soglia ISEE minima per avere il diritto di richiederlo e quindi di usarlo.
Mentre lo scorso anno questa soglia era attestata ai 35.000 euro, oggi la versione 2.0 del Bonus sarà utilizzabile a tutti coloro che abbiano un reddito annuo ISEE pari o inferiore ai 20.000 euro. Il Bonus è però disponibile, indistintamente per tutte la fasce d’età, utilizzabile per abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico come autobus e metro. Ma anche utilizzabile per le tratte di treni regionali ed interregionali.
La richiesta, come per lo scorso anno, andrà fatta di mese in mese attraverso il link del Bonus Trasporti del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali. Per richiederlo avrete bisogno di uno SPID personale attivo e ovviamente del codice fiscale della persona a cui questo verrà intestato.
Una volta entrati in possesso del QR necessario per lo sconto, che equivale a 60 euro, vi potrete recare da chi di dovere per completare le procedure necessarie all’abbonamento. Oppure facilitarvi la vita facendo tutte le procedure online dal PC di casa. Il bonus come già detto avrà validità di un mese solare, quindi dal 1 fino al 30 o all’eventuale 31 di ogni mese.
Al momento è previsto che vengano stanziati circa 100 milioni di euro solo per questo scopo. E avrà validità totale di altri 9 mesi. Fino a quindi il 31 dicembre 2023. A fine anno il Governo in carica, come ha già fatto, valuterà se rinnovarlo per una terza volta o meno