La Guardia di Finanza ha scovato una banda dedita alle truffe ai carburanti. Il giro d’affari ha raggiunto ingenti somme
In tempo di aumenti e prezzi dei carburanti, ancora troppo cari per le già difficili condizioni economiche dei cittadini italiani, si croprono truffe nel settore della distribuzione di benzina e diesel. Infatti, la Guardia di Finanza ha scoperto un giro che portava poi alla frode fiscale per milioni di euro.
Stavolta, però, almeno fino a quanto è emerso, ad essere truffati non sono stati gli autmobilisti ma l’Unione europea. Infatti, le Fiamme Oro hanno scoperto un giro di affari di acquisto e distribuzione dei carburanti che avveniva utilizzando poi società fantasma con lo scopo di evadere.
Truffa in Emilia, Lombardia e Veneto
L’area di interesse è in particolare l’Emilia Romagna ma anche in Lombardia e Veneto ci sono stati dei sequestri. Ben 17 pompe sequestrate con interesse nelle città di Parma e Reggio Emilia, Brescia, Lodi e Verona. Inoltre, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 149 milioni dfi euro.
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Il sistema era sempre lo stesso. Intestare a prestanome nullatenenti le società fantasma che si occupavano della distribuzione dei carburanti acquistati all’estero e portati in Italia. Sulla qualità dei carburanti, invece, nulla è emerso. Intanto il prezzo medio della benzina praticato in Italia è 1,847. La provincia dove il prezzo medio è più alto è Aosta mentre più basso ad Ancona.
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Per quanto riguarda il gasolio, il prezzo medio del diesel è 1,767. La provincia dove il prezzo medio è più alto è Aosta, mentre sempre a Ancona è possibile trovare il prezzo più basso. Il prezzo medio settimanale nazionale registrato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è 1,802 per il gasolio che segnala un lieve calo rispetto nalla scorsa settimana. Invece la benzina è 1,855, sempre in calo rispetto alla scorsa settimana. Si conferma la lieve tendenza ai ribassi su tutto il territorio nazionale ma i prezzi restano ancora lontani dal periodo precedente alla pandemia.