Che sia segno dei tempi, scelta politica ardita o un modo per far fronte alla riduzione delle risorse il cibo con gli insetti è realtà
L’Italia è pronta per introdurre nella propria alimentazione gli insetti? Secondo una recente statistica il 54% degli intervistati si è dichiarata apertamente contraria, il 24% si è invece detta indifferente all’introduzione sul mercato alimentare di questo genere di proteina. Ma non finisce qui.
C’è anche una buona porzione di opinioni favorevoli all’introduzione, questi si collocano sul 16% dei partecipanti al sondaggio. Resta però un ultimo 6% che non ha dato un’opinione reale. Questa fetta di popolazione ritiene di doversi ancora informare correttamente sull’argomento, per poter realmente dare un’opinione. Perché è questo l’effettivo problema.
La disinformazione o quanto meno la mancata conoscenza dell’effettivo stato dell’arte. Molti prendono le loro informazioni da siti internet poco affidabili o direttamente dai social. Spesso però le info che passano sui social media non sono tra le più affidabili. Omettono parti involontariamente o meno e lasciano passare un messaggio frammentato ed inefficace.
Gli insetti presenti sul mercato alimentare attuale sono le larve del verme della farina minore, larve gialle della farina, cavallette, grilli domestici e diversi altri. Con questi esseri del Creato è possibile fare diversi tipi di farine. E quindi sono infatti presenti sul mercato sotto forma di panini, crackers, paste varie, ma anche pizza, cioccolata, cereali.
Insomma, le applicazioni sul settore sono innumerevoli. Ed oltre ad essere molto versatili hanno anche dalla loro un bassissimo impatto sull’ambiente. Quindi quali sono le reali remore? Il cambio dell’abitudine alimentare e della cultura? No, probabilmente una delle remore più persistenti nasce dal rischio sula salute delle persone allergiche a crostacei e a piccoli insetti. Questa presenza, quando non segnalata sulle etichette degli alimenti, può rivelarsi un serio rischio per la salute di queste persone.
Come per il lattosio o per il glutine. Al momento si sta infatti discutendo dell’immissione sul mercato di questi prodotti, associati ad un’etichetta identificativa. Nel prossimo futuro probabilmente l’intera situazione si risolverà e troverà una soluzione comoda a tutti.