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Fisco e Tasse

Decreto Semplificazioni, cosa cambia negli obblighi di successione

Pubblicato da
Giovanni Cardarello

Con il Decreto Semplificazioni il Governo guidato da Giorgia Meloni ha dato uno scossone decisivo alla pratiche per la gestione dell’eredità

Decreto Semplificazioni (Foto Twitter – bonificobancario.it)

Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha approvato lo scorso 16 febbraio il cosiddeto decreto Semplificazioni. Nel testo si parla, tra le altre cose, dei rimborsi fiscali spettanti all’erede o agli eredi di un defunto. E di come le procedure che portano a questo fine vadano velocizzate.

Al momento, con il decreto approvato, l’Agenzia delle Entrate potrà spedire direttamente agli eredi stessi, il rimborso fiscale che spetta loro. Quindi i soldi che in Vita spettavano al defunto da parte dell’agenzia stessa. Soldi potranno andare direttamente nelle disponibilità degli eredi. Tenendo ovviamente conto della quota legittima di eredità durante la ripartizione del denaro. Ma la situazione è sempre così semplice ed è ammantata da diversi livelli di complessità.

Se al momento della morte, infatti, gli eredi accettano l’eredità del defunto. Accettano oltre a tutti le sue disponibilità anche i suoi debiti non saldati in vita. Un dato diffuso, accade infatti che anche nel caso di un’eredità monetaria consistente c’è comunque qualcosa da pagare.

Decreto Semplificazioni, le novità sulle successioni

Se avete mai giocato al celebre gioco da tavolo Monopoli, avrete familiarità con il concetto di “tassa della successione”. Questa viene calcolata al momento della dichiarazione di liquidazione sul valore della somma monetaria dei beni lasciati dal defunto agli eredi. Questi, una volta notificata la tassa, avranno 60 giorni per saldare il primo numero di esse all’Agenzia delle Entrate.

Questa corrisponde al 20% della somma totale ed è propedeutica all’ottenere l’eredità a pieno diritto. Il restante 80% potrà essere successivamente diviso in 8 rate da saldare entro un anno. Le rate diventano 12 nel caso in cui la tassa di successione risulti essere pari o superiore a 20.000 euro. Nel momento in cui una rata non viene saldata si perde il diritto alla rateizzazione.

Ed in più si corre il rischio di ricevere una multa pari al 30% della tassa totale. La multa può però essere dimezzata, e quindi arrivare al 15%. Nel caso in cui venga saldata in tempi brevi, simili a quelli della prima parte della tassa di successione. Ereditare dei soldi è facile solo nei libri insomma. L’obiettivo che si è posto il Governo è quello di appunto di “semplificare” tutti i percorsi che la riguardano

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata

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Giovanni Cardarello