I nuovi dati sul costo alla fonte delle forniture di carburante fanno sperare in una ulteriore discesa del prezzo alla pompa. Ecco chi ci guadagna di più
Il prezzo finale delle benzine alla pompa di servizio ha rappresentato, e probabilmente rappresenta, un vero e proprio incubo per gli automobilisti italiani. Gli ultimi tre anni, del resto, sono stati davvero estremamente duri.
Prima l’epidemia globale di coronavirus Covid-19 nata con la circolazione del SARS COV 2. E poco più di un anno fa lo scoppio di una guerra alle porte di casa. L’economia non ha certamente vissuto un periodo semplice. Lo specchio principale di questa crisi era visibile ovunque. Bastava uscire di casa e dare un’occhiata ai prezzi delle benzine per capire l’andamento giornaliero dell’economia mondiale. Tutti sono stati colpiti, senza eccezione alcuna.
Da chi usava il diesel, a chi andava a benzina, passando per gli amanti di GPL e metano. Chi più chi meno. Ma tutti hanno subito perdite. Considerando, inoltre, che il metano arrivava al nostro paese direttamente da uno dei paesi coinvolti nella guerra si è vista nel prezzo del bene una particolare impennata.
I prezzi sono levitati a tal punto da costringere il Governo, allora guidato da Mario Draghi, ad intervenire, eliminando temporaneamente le accise dal prezzo totale del carburante. Riportando la situazione se non ad un buon livello, in una condizione sostenibile. Questo intervento ad inizio 2023 è stato però rivalutato di recente. Il prezzo del carburante sembrava essersi arrestato. Stava scendendo, permettendo quindi di ristabilire le accise.
Ma l’economia in un primo momento non aveva risposto positivamente al nuovo cambiamento. A tal punto da far rivalutare un nuovo possibile taglio alle accise. Ma poi tutti gli indici economici hanno dato la chiara sensazione di andare per il verso giusto. E quindi, nonostante la grossa difficoltà persistente in diversi settori, come ad esempio quello agroalimentare (per l’ovvia difficoltà monetaria nata dalla necessità di portare le materie prime da un punto ad un altro), l’economia oggi, sembra aver trovato un certo equilibrio.
La riprova arriva appunto dai prezzi di diversi carburanti infatti, anche con il servizio, sono scesi sotto i due euro. Cosa che non capitava da mesi, e comunque da che il prezzo delle accise era ancora attivo. Il prossimo mese sembra portare un ulteriore dato positivo, finalmente anche il metano torna a livelli pre-guerra, o quanto meno lo riavvicina di molto. Speriamo non sia un fuoco di paglia