Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha assunto la delega per gestire la riforma fiscale: cosa cambia nei pignoramento del conto corrente
La nuova legge delega in materia fiscale, assunta del Governo guidato da Giorgia Meloni, migliora, almeno nelle intenzioni, la procedura per procedere ai pignoramenti. Indipendentemente dalle situazioni che li dettano ed i modi quindi in cui questi, successivamente, si applicano. In questo momento, ovvero in cui la situazione non ha ancora i miglioramenti previsti di cui stiamo parlando, è molto complessa per i creditori.
Ad oggi, infatti, l’agente della riscossione a cui è affidato il caso dei vari individui in rosso, ha diritto di applicare i vari tipi di pignoramento, senza consultare prima un giudice dell’esecuzione.
Significa che questa manovra economica, mira a togliere parte delle entrate delle persone, per riparare ai debiti che queste non sono riuscite chiudere, senza autorizzazione. Va da se famiglie e cittadini singoli possono, dove ritenuto necessario, vedersi pignorare parte dello stipendio, canoni di locazione ed altri titoli simili.
Pignoramento del Conto Corrente, cambia tutto
Sono escluse da questo meccanismo le pensioni, che ancora richiedono l’autorizzazione diretta di un giudice esecutivo per far avviare il processo di pignoramento. Uno dei problemi di questo processo è però che l’esattore difficilmente poteva avere a disposizione le informazioni necessarie sui conti in periodi brevi. Succede infatti molto spesso che nel momento in cui chi di dovere riesce ad accedere ai conti del pignorato, questi vengono trovati svuotati dall’intestatario del conto.
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Uno dei miglioramenti che hanno intenzione di mettere in atto è quindi l’automatizzazione e la razionalizzazione del pignoramento dei conti bancari. Questo in modo da migliorare e facilitare al comunicazione e la cooperazione rea istituti di credito e gli agenti della riscossione. Ed in secondo luogo, l’estensione della durata della cartella esattoriale.
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Alla scadenza di questa viene posta un’ultima notifica all’interessato dove lo si intima di saldare il debito. Mancata questa si passa all’esecuzione del pignoramento. Quindi la legge delega prevede l’estensione del processo a un anno e cinque giorni. Queste nuove migliorie hanno lo scopo di rendere il processo più funzionale possibile.