Messaggi della banca inviati da una truffatrice: cos’ha fatto la donna e come difendersi dai raggiri che svuotano i conti
Il classico messaggio che getterebbe nel panico chiunque. Un sms della propria banca che avvisa che sono in corso operazioni fraudolente con la carta bancomat.
Uno stratagemma che purtroppo funziona ancora. Non è mai sufficiente ricordare che la banca, la posta o altri enti, non comunicano con i cittadini attraverso sms o email. E soprattutto non invitano mai a cliccare su link o ad aprire file allegati.
Falsi messaggi della banca: l’indagine dei carabinieri
I carabinieri della Stazione di Falerone, in provincia di Fermo, hanno avviato le indagini dopo che un residente ha sporto denuncia. I militari hanno denunciato una 40enne della provincia di Napoli che era già nota per reati simili.
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La donna, utilizzando diversi diversi stratagemmi per raggirare le persone, alla vittima designata aveva inviato diversi sms spacciandosi per la banca di egli. Il contenuto del messaggio faceva riferimento a qualche tentativo di accesso da parte di ignoti: per provare a risolvere era dunque necessario fornire i dati personali, utilizzando un link allegato al messaggio.
La vittima in modo ingenuo aveva fornito le indicazioni della truffatrice. Solo dopo si era reso accorto che dal conto mancavano ben 16mila euro. La donna nel frattempo si era resa irreperibile.
Purtroppo nella stessa provincia si sono verificati altri episodi di truffa. A Montegiorgio i carabinieri hanno denunciato sempre per truffa quattro persone, un trevigiano, due tunisini e un uomo residente nel Lazio.
Sono accusati di aver organizzato la cosiddetta truffa del Postamat. Hanno finto di essere interessati a comprare merce da privati pubblicizzati online. Hanno però indotto una venditrice a versare 2.700 euro.
Sempre a Montegiorgio un cittadino dello Sri Lanka aveva venduto un orologio dal valore di 250 euro. Ha però consegnato al compratore, un residente a Massa Fermana, un prodotto diverso e di qualità scadente.
A Pesano invece la denuncia l’ha ricevuta un uomo di Gorizia che ha ricevuto 300 euro e in cambio doveva consegnare della legna: ciò non è mai avvenuto e lui ha fatto perdere le proprie tracce.
Ormai è chiaro da tempo che il commercio online è terreno fertile per le truffe. Nonostante gli allarmi e gli innumerevoli episodi, purtroppo tanti cittadini cado nella rete dei truffatori.
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Ricordiamo che bisogna diffidare di merce a prezzo molto conveniente economicamente così come quando il pagamento si chiede che avvenga al di fuori dai canali tradizionali. Meglio affidarsi sempre al bonifico bancario.