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Fisco e Tasse

Irpef, batosta per chi guadagna di meno: la riforma del governo

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Giuseppe

Riforma Irpef, cosa prevede la bozza scritta dall’esecutivo Meloni: le maggiori novità riguardano la fascia 15mila-25mila euro

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La bozza della riforma fiscale del governo Meloni è pronta e potrà essere presentata al Consiglio dei Ministri già la settimana prossima.

Al momento è composta da 22 articoli e le maggiori modifiche si concentrano sulle aliquote Irpef. È lì che c’è la famosa flat tax della quale se ne parla da prima delle elezioni.

La maggior parte dei cittadini hanno una busta paga dai 15mila ai 28mila euro: cosa cambierà per loro in base al nuovo sistema Irpef? Gli scaglioni fino a qualche anni fa erano cinque, diventati quattro con il governo Draghi. Ora diminuiranno ancora, passando a tre.

Irpef, taglio delle aliquote centrali

La novità più importante riguarda l’unione degli scaglioni centrali, così da creare solo tre fasce. Oggi il sistema a quattro fasce prevede il primo scaglione al 23% per i redditi fino a 15mila euro, 25% da 15mila a 28mila, 35% da 38mila a 50mila, e infine aliquota al 43% per chi supera i 50mila euro.

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La riforma dovrebbe lasciare invariata la prima aliquota al 23% per tutti redditi fino a 15mila euro, la seconda (e questo è il punto più importante) è molto larga, al 27% per chi guadagna dai 15mila ai 50mila euro. La terza corrisponde all’attuale quarta, 43% per redditi oltre i 50mila euro.

Soffermandoci sulla seconda aliquota, è chiaro che rispetto ad oggi si troverebbe a pagare di più chi ha meno, aiutando invece i redditi più alti.

Per fare un esempio, chi oggi guadagna 20mila euro all’anno, paga il 25% e chi 40mila, il 38%. La nuova seconda aliquota, entrambi pagherebbero il 27%.

Le novità non riguardano solo le aliquote Irpef. Si pensa infatti che con i tagli alle tax expenditures si possa prevedere anche delle nuove Ires a due aliquote.

L’ipotesi è di affiancare all’aliquota ordinaria del 24% un’altra ridotta per due anni per chi effettua nuovi investimenti e creare posti di lavoro.

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Nelle intenzioni del governo c’è anche un graduale superamento dell’imposta Irap in modo da introdurre un’imposta sopra imponibile che corrisponde all’attuale Ires. Inoltre andrebbero verso l’abolizione anche l’imposta di bollo e catastale. Per quanto riguarda la flat tax, inizialmente dovrebbe riguardare chi ha redditi più bassi.

Giuseppe

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