Novità Assegno Unico: chi ha diritto all’aiuto statale per i figli deve verificare se ci sono nuovi accrediti
Sicuramente la grande novità fiscale del 2022 è stata l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale per chi ha figli a carico fino ai 21 anni. La misura ha facilitato la politica assistenziale per le famiglie con figli, unificando i vari assegni previsti in precedenza.
Proprio l’universalità della misura è stato un aspetto molto importante poiché ha fatto in modo che il contributo – anche se nella sua forma minima – andasse davvero a tutti, inclusi i cittadini con redditi più alti.
Lo scorso anno è stato caratterizzato però anche dall’inizio di una pesantissima inflazione che ancora oggi stiamo pagando tutti i giorni. In alcuni casi, infatti, l’Assegno – un aiuto certamente utile – è stato quasi insufficiente per coprire alcune spese. Allo stesso modo lo sono stipendi e pensioni, ancora troppo bassi nel nostro paese.
Era già noto che ci sarebbero state delle maggiorazioni e ora sono in arrivo. Bisogna dunque controllare i conti correnti perché gli assegnatari potrebbero ritrovarsi gli arretrati da gennaio, adeguamenti in base all’inflazione.
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Tasso di inflazione fissato all’8,1% per il 2022. A esso si sono adeguate sia le soglie Isee che danno diritto ad un assegno più corposo rispetto al minimo, sia lo stesso importo dell’Assegno.
Ma di quali cifre stiamo parlando? In riferimento al mese di gennaio 2023, l’importo medio per figlio va da 50 euro (poco meno) per chi non presenta Isee o ha un attestazione oltre la soglia massima, ossia 43.240 euro. Arriva a 198 euro per un Isee minimo, 16.215 euro.
Ricordiamo che l’importo base dell’assegno per ogni figlio minore (senza maggiorazioni) nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.
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Per capire la portata dell’iniziativa, diamo uno sguardo ai numeri dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale. Da marzo 2022 (quando sono stati pagati i primi assegni) a gennaio 2023 sono stati erogati 14,3 miliardi di euro alle famiglie, per 9,6 milioni di figli nel 2022. Altri 27mila nuovi beneficiari sono stati registrati a gennaio 2023. Questi dati sono relativi anche all’assegno destinato ai nuclei percettori di Reddito di cittadinanza.